Limitare l’uso dei dati personali a fini medici, stabilire tecniche di raccolta col bluetooth, garantire il rispetto dei diritti fondamentali e la collaborazione tra autorità sanitarie pubbliche e l’Ue: sono le raccomandazioni di Bruxelles ai governi Ue per lo sviluppo di app di tracciamento per la pandemia. Gli Stati membri sono chiamati entro il 15 aprile a mettere nero su bianco una ‘cassetta degli attrezzi’ per allineare le app nazionali che serviranno a tracciare la diffusione del contagio e guidare le strategie per la graduale uscita dalla quarantena.
Sullo stesso tema, in audizione alla Camera rigorosamente online, il Ministro Paola Pisano ha parlato ampiamente anche della app italiana che dovrebbe riuscire a tracciare gli spostamenti delle persone positive. “L’applicazione di contact tracing non ha l’obiettivo di geolocalizzazione – ha detto Paola Pisano – ma quello di tracciamento/memorizzazione per un determinato periodo di tempo degli identificativi dei cellulari con il quale il nostro è venuto in contatto ravvicinato. Questo accade se in entrambi i cellulari è presente l’applicazione di tracciamento”.
L’app per il tracciamento in funzione anti-contagio dovrà rispettare “sette” condizioni, tra cui la “volontarietà di partecipazione”. Inoltre, spiega il Ministro, i dati dovranno essere “resi sufficientemente anonimi da impedire l’identificazione dell’interessato”.
Il Ministro Paola Pisano ha inoltre mostrato quelle che sono state le azioni portate avanti dal ministero in questo ultimo mese. Il ministero dell’innovazione a partire dal 27 febbraio ha lavorato per le sue competenze per aiutare il sistema sanitario a uscire dalla crisi puntando su innovazione e tecnologia. Ha portato avanti in particolare 6 azioni, lanciando il sito Solidarietà Digitale, promuovendo la formazione di una task force di 74 esperti, lanciando 2 call for proposal, introducendo misure di semplificazione per l’acquisto di materiale IT per la Pubblica Amministrazione, avviando un progetto in collaborazione con ESA.