Sono i comuni della Lombardia, seguiti da Lazio e Campania, quelli che nel terzo quadrimestre 2022 hanno esperito più procedure di appalto di importo uguale o superiore a € 40.000, come riportato dal Rapporto quadrimestrale Anac sul mercato dei contratti pubblici con un focus sui 745 Comuni con più di 15.000 abitanti nel periodo settembre dicembre 2022.
In totale nello periodo di riferimento sono stati 13.463 le gare espletate per appalti per un importo totale di 9.998.101.813 euro.
La Regione che ha impegnato una spesa maggiore è la Campania seguita da Toscana e Sicilia. Ma per comprendere meglio il fenomeno la pubblicazione dell’Autorità nazionale anticorruzione fornisce anche delle tabella con alcuni dati demografici e territoriali dei comuni in esame, utili per inquadrare il contesto regionale.
Considerando la spesa pro-capite per abitante dei 745 comuni si registra che la regione in cui si è speso di più nel quadrimestre in esame risulta essere ancora il Friuli-Venezia (1.218 euro per abitante, dovuto principalmente a due appalti di importo significativo esperiti dal Comune di Trieste in ambito di servizi energetici o servizi relativi ad interventi su edifici residenziali e semiresidenziali), seguita dalle regioni Calabria, Toscana e Liguria con rispettivamente circa 539 euro, 538 euro e 459 euro di spesa pro-capite per abitante.
Dalla distribuzione delle procedure per tipologia di contratto emerge che i Comuni esaminati hanno espletato, a livello di importo, appalti soprattutto nel settore dei lavori, con circa 5,8 miliardi di euro pari al 57,8% del valore complessivo degli appalti, seguiti dal settore dei servizi con circa 4,1 miliardi di euro pari al 40,6% del valore degli appalti.
Numero di procedure: l’affidamento diretto e la procedura negoziata senza bando, in termini di numero di procedure, sono state quelle maggiormente utilizzate (rispettivamente per il 55,7% e per il 29,2% del totale appalti.
Importi: la procedura aperta rappresenta il 56,9% del valore complessivamente affidato, essendo questa utilizzata per gli appalti di maggiore importo, seguita dalla procedura negoziata senza bando con il 22,2% del valore complessivo degli appalti esaminati.
Fonte: ANAC