Mai come in questa fase sta emergendo il ruolo essenziale della connettività nell’affrontare le sfide esacerbate dalla pandemia e nel facilitare innovazione sostenibile e la crescita economica, favorendo allo stesso tempo l’inclusione sociale. Questo uno dei punti principali emersi nell’evento, che si è tenuto in videoconferenza nell’ambito della Task force sull’economia digitale. L’incontro ha visto la partecipazione di Vittorio Colao, Ministro della Transizione digitale, nonchè di rappresentanti dei Membri del G20, attori sociali (i cosiddetti “Engagement groups”) e organizzazioni internazionali (Commissione Europea, UNHCR, UNIDO e OECD).
Nel corso della discussione, il Ministro Colao ha sottolineato la necessità di mettere in atto misure per ridurre il divario in termini di connettività. Nonostante i recenti miglioramenti, infatti, il 60% della popolazione globale non ha accesso alla rete. Le disparità nell’accesso alla connettività possono limitare le opportunità sociali ed economiche, escludendo quindi un parte considerevole della popolazione. Solo a chi è dotato delle tecnologie appropriate può farcela e non rimanere indietro.
Con queste premesse, il Ministro ha ribadito l’urgenza di accelerare l’implementazione della banda ultra larga in Italia, per evitare che le aree non ancora dotate di sufficiente connettività generino dei “colli di bottiglia” nell’infrastruttura del Paese. Ha quindi riaffermato l’ambizioso obiettivo di dotare tutto il paese della connessione veloce entro il 2026.
“In un mondo connesso nessun paese può essere un’isola digitale – ha concluso Colao – connettività e inclusione globale possono essere raggiunte grazie a uno sforzo di collaborazione internazionale tra istituzioni pubbliche, imprese e cittadini”.
Fonte: Mitd