Con il portale Open data, il bilancio del Comune di Milano è facilmente consultabile. Si può vedere come sono state distribuite le spese e le entrate negli anni, leggere i capitoli d’investimento dei soldi pubblici. Quello che insomma fino qualche tempo fa era un lavoro da esperti di economia e finanza è ora alla portata di tutti i cittadini: una finestra sul patrimonio di dati e informazioni dell’Amministrazione comunale, di facile consultazione .
Presentato nell’ambito della Digital week (15-18 marzo), Dati.Milano, è stato lanciato dall’assessore alla Partecipazione, cittadinanza attiva e Open data, Lorenzo Lipparini. Dotato di un’interfaccia semplice e immediata, responsive – ovvero con una grafica che si adatta al pc, al telefonino o ai tablet – il sito è diviso per capitoli: si va dall’Agricoltura all’Istruzione, dall’Energia all’Ambiente, passando per la Salute, la Giustizia, la Popolazione, le Scienze e molto altro ancora.
“Con il nuovo portale andiamo oltre il concetto di semplice trasparenza – ha detto Lipparini – Rispetto al 2012, quando il sito venne lanciato per la prima volta, alla disponibilità delle risorse e delle informazioni si aggiunge adesso la possibilità di navigare e leggere i dati in modo semplice e chiaro. Questo è possibile grazie ad un importante investimento in termini di risorse tecnologiche e ai Progetti Open”.
Come Open Bilancio, appunto, dove tutte le voci di bilancio, le entrate e la spese del Comune, sono facilmente consultabili grazie all’utilizzo di grafiche semplici e interattive. Niente a che vedere con i complessi file excel e i programmi per addetti ai lavori. Leggere i numeri diventa immediato, veloce, estremamente chiaro. Open Bilancio è solo il primo di una serie di progetti che saranno on-line sul Portale Open Data nei prossimi mesi. Gli informatici e gli esperti dell’Amministrazione municipale meneghina stanno lavorando per semplificare il complesso mondo della mobilità, che rappresenta la prima voce di spesa per il Comune.
L’espressione “Open Data” sta a significare dati pubblici in formato aperto, libero e accessibili a tutti i cittadini, oltre che facilmente riutilizzabili e scambiabili sul web, senza limitazioni di copyright, brevetti o altro. Rendere fruibili e accessibili i dati che riguardano la collettività, in modo che tutti ne possano usufruire non è un’innovazione destinata solo a pochi specialisti, ma coinvolge tutti, in quanto consente di ottenere informazioni che di fatto sono già degli utenti, ma in maniera trasparente e diretta, rendendo i cittadini più informati e quindi più consapevoli. Non vi è dubbio infatti, che avere a disposizione i dati sulla rendicontazione di bilancio del proprio Comune oppure dati che riguardano, ad esempio, traffico, ambiente, salute possano essere un patrimonio che ogni cittadino ha il diritto di conoscere.