Oltre ai tanti disagi arrecati al mondo del lavoro, la pandemia ha portato anche alcuni fattori positivi che, in un clima di precarietà, consentono di trarre delle piccole opportunità. Durante l’emergenza possiamo segnalare qualche cambiamento che, se dovesse durare, potrebbe apportare alcuni risvolti positivi, ad esempio: il lavoro da casa è diventato più naturale con una maggiore capacità di auto-organizzazione con appuntamenti online, nascita di nuove professioni e maggiore coinvolgimento dei lavoratori e con il positivo risultato di ridurre le assenze sul lavoro.
Per il mese di aprile alcune statistiche forniscono un quadro dettagliato sui diversi aspetti del mercato del lavoro in Italia. Il primo che analizzeremo è la classifica delle 5 province considerate le migliori in ordine crescente: Milano, Roma e Bologna. Le mansioni più richieste in queste città sono quelle relative al settore del marketing, contabile, ingegneristico ed economico/bancario, oltre che informatico e amministrativo. Per quanto riguarda, invece, le peggiori il podio spetta a Cagliari, Pescara e Siracusa a cui seguono le province di Enna e Isernia, aree dell’Italia con meno proposte lavorative.
I dati di aprile ci dicono anche quali siano le mansioni più richieste attualmente nel Paese. Tra le prime 10 troviamo richieste in crescita della figura del cameriere, autista, cuoco, contabile, operaio, ingegnere, impiegato, addetto marketing. Se finora abbiamo visto le migliori province italiane, ci concentreremo adesso sulle migliori città: al 1° posto troviamo Cinisello Balsamo seguita da Sesto San Giovanni e Cusano Milanino, zone con 57mila/61mila annunci di lavoro che confermano come queste città soffrano meno le conseguenze della pandemia e tra le mansioni più richieste troviamo annunci relativi al settore marketing, ingegneristico, contabile, economico/bancario; mentre sul fronte opposto troviamo una scarsità di annunci su Matelica, Ticineto e Margno.
Per quanto riguarda i dati statistici delle Regioni, nei primi 5 posti troviamo, in ordine crescente, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e Lazio dove le mansioni più richieste riguardano magazziniere, autista, operaio, impiegato e addetti in ambito marketing. Le 5 regioni che, invece, si trovano agli ultimi posti sono: Molise, Basilicata, Trentino-Alto Adige, Sardegna e Umbria.
Un altro dato importante è quello che riguarda i tipi di contratto più ricercati e con più annunci: al 1° primo posto, con una crescita dell’87% rispetto a marzo, troviamo il contratto part-time; al 2° posto il contratto a tempo determinato che cresce del 65%, ai piedi del podio il tempo pieno con un +56%, al quarto e quinto posto, in crescita rispetto a marzo, le consulenze e i tirocini. Infine, un dato che interessa molte persone che sono in cerca di lavoro, ovvero i 5 titoli di studio maggiormente richiesti: al 1° posto il Diploma di Maturità seguito dalla Laurea e al 3° posto dal Master, in 4° e 5° posizione la Scuola dell’obbligo e il Dottorato di Ricerca. Un elemento che potrebbe agevolare i lavoratori delle zone meno fortunate è la crescita dello smart working, diventato più naturale e accettato, il dato conferma come per alcune mansioni sia stato sfatato il tabù dello smart working con tutti i derivanti vantaggi.