Gli esperti internazionali sostengono che il futuro delle smart city sia legato all’affermazione dell’Internet delle cose (IoT). Ebbene, le stime ci dicono che stiamo proprio andando in questa direzione, giacchè entro il 2023 avremo 3,5 miliardi di dispositivi connessi all’IoT, quasi il doppio rispetto alle previsioni dello scorso novembre. Sarà il Nord America a guidare la diffusione della rete 5G, ossia gli standard di quinta generazione che permettono maggiori prestazioni e velocità. Lo confermano i dati contenuti nell’ultimo Mobility Report di Ericsson.
Lo studio mette in evidenza come i lanci commerciali del 5G partiranno già da quest’anno. E, inevitabilmente, questa tecnologia trainerà l’esplosione dell’Internet delle Cose, gli oggetti connessi in casa e nelle città divenute sempre più intelligenti. I dispositivi di prima generazione, interamente 5G, sono attesi dalla seconda metà del 2018. I primi smartphone commerciali che supportano il 5G nella banda media sono attesi per l’inizio del prossimo anno, mentre il supporto per bande ad alto spettro è previsto tra l’inizio e la metà del 2019.
Non a caso, tutti i principali operatori statunitensi che prevedono il lancio entro la fine del 2018 e la metà del 2019. Si prevede che, entro la fine del 2023, quasi il 50% di tutti gli abbonamenti mobili in Nord America sarà 5G, seguiti dal Nord-Est asiatico al 34% e dall’Europa occidentale al 21%. Fino ad arrivare al 2023 quando il 20% del traffico dati ‘da mobile’ a livello globale sarà sulle reti 5G. Secondo le previsioni di Ericsson, il traffico dati da dispositivi mobili aumenterà di otto volte durante il periodo di riferimento per raggiungere quasi 107 exabytes (EB) al mese – questa cifra è pari a tutti gli abbonati mobile nel mondo che vedono filmati Full HD in streaming per 10 ore.