Il riordino delle Città metropolitane, questo il tema principale al centro della riunione del coordinamento di questi importanti enti che si è tenuto a Roma nella sede nazionale all’Anci. “Il confronto che si aprirà a breve con il Governo servirà a mettere a punto una riforma definitiva che darà finalmente alle 14 città metropolitane un vestito chiaro nell’interesse dei cittadini e delle imprese, e che possa migliorare la situazione attuale”. Lo ha dichiarato il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, al termine della riunione tenutasi in preparazione del tavolo tecnico-politico, istituito presso la Conferenza Stato-città, per la riforma dell’ordinamento delle città metropolitane. “Questi enti possono essere estremamente utili per la semplificazione della burocrazia, per l’attrazione degli investimenti e per il coordinamento delle politiche di sviluppo del territorio e del sistema del trasporto pubblico locale – ha spiegato Nardella e ha poi aggiunto – Nello specifico chiederemo al Governo di attuare il principio dell’autonomia fiscale e di bilancio e di conferire alle Città metropolitane competenze che siano più di programmazione, di pianificazione strategica e di coordinamento territoriale che di azioni di amministrazione attiva, come edilizia scolastica e strade”.
La questione della risorse è stato l’altro tema fondamentale toccato dal coordinatore nazionale che ha sottolineato la necessità di avere più chiarezza su questo aspetto, dato che il principio dei fabbisogni standard non è stato mai formalmente attuato per gli enti metropolitani e, di conseguenza, i fondi a disposizione devono essere adeguati alle funzioni che la legge assegna alle stesse Città metropolitane. A questo punto non poteva mancare il capitolo sulla governance territoriale. “Da parte di Anci ci sarà una proposta su come organizzare il governo politico istituzionale. Il nostro obiettivo – ha affermato Nardella – è quello di dare un ruolo più accentuato a tutti i Sindaci dell’area, consentendo al primo cittadino metropolitano, non eletto direttamente, di svolgere un ruolo di coordinatore effettivo dei suoi colleghi sul territorio”.
Molta carne al fuoco, dunque, all’attenzione dei Sindaci convenuti fra i quali Virginia Raggi di Roma, Luigi de Magistris di Napoli, Giuseppe Falcomatà di Reggio Calabria, Cateno De Luca di Messina. Invece, Milano e Torino erano rappresentate dai vice sindaci metropolitani, Arianna Censi e Marco Marocco, mentre per la città metropolitana di Bologna era presente il consigliere delegato Luca Lelli, Sindaco di Ozzano Emilia, e per quella di Palermo il segretario generale Giuseppe Vella. Intenso, di conseguenza, il dibattito che è scaturito a valle della relazione introduttiva di Nardella. La necessità di rafforzare la rappresentatività di tutti i Sindaci dell’area metropolitana e di introdurre, a fianco del Sindaco metropolitano, una giunta con deleghe effettive relative alle funzioni fondamentali assegnate dalla legge, sono state le proposte più discusse e maggiormente accreditate. Non a caso, su tali argomenti l’Anci avvierà un gruppo tecnico operativo di approfondimento, con l’obiettivo di produrre un documento condiviso da presentare al Governo.