La Cina si propone sulla scena internazionale sempre più come gigante tecnologico in grado di concepire e realizzare opere fantasmagoriche, a dispetto della tradizionale immagine di sterminata area rurale di maoista memoria o della più recente reputazione di “fabbrica mondiale” a basso costo. L’ultima “trovata” in tal senso riguarda addirittura l’Himalaya, da sempre barriera difficilmente valicabile che separa le terre del Dragone dal Tibet e dall’India. In realtà, piuttosto che di una trovata, si tratta di un vero e proprio ambizioso progetto ingegneristico. Non a caso, il website del Quotidiano del Popolo – giornale ufficiale del Partito comunista cinese (Pcc) – ha recentemente pubblicato un ampio articolo sui progetti di Pechino per costruire una ferrovia ad alta velocità che unisca il Tibet all’Asia meridionale, attraversando l’Himalaya. La Cina ormai vanta qualcosa come 19mila km di ferrovia ad alta velocità e nel 2006 ha anche costruito una ferrovia ingegneristicamente ardita per unire la Cina alla Regione autonoma del Tibet, lunga 1.100 km. Poi ha prolungato la linea da Lhasa e Xigaze, la seconda città del Tibet. Ora l’idea è quella di estendere ulteriormente quella ferrovia unendo Xigaze a Gyirong, al confine col Nepal e poi proseguire fino a Kathmandu, la capitale dello Stato himalayano. Si tratta di un’opera che richiederebbe un elevato impegno ingegneristico – a partire da un grande tunnel sotto il Monte Everest – che, secondo il Quotidiano del Popolo, ormai Pechino sarebbe in grado di mettere in campo. Ed è anche un progetto perfettamente in linea con la strategia “Belt and Road”, cioè la riapertura delle antiche Vie della Seta attraverso importanti opere infrastrutturali, che il presidente Xi Jinping ha assunto come uno degli obiettivi strategici del suo mandato. Il prolungamento della linea da Xigaze e Gyirong – sempre secondo il giornale ufficiale del partito – è già nei piani delle ferrovie cinesi per il quinquennio 2016-2020. Inoltre, il Nepal sta insistendo con Pechino proprio sulla necessità di prolungare la linea ferroviaria. Alcuni mesi fa, il premier cinese, Li Keqiang, e la sua controparte nepalese, K. P. Sharma Oli, si sono visti proprio per discutere della fattibilità del progetto, che vede già l’interesse di due giganti cinesi: la CAMC Engeneering e la China Railway Construction Corp.