“Oggi è più in condizione di accedere ai fondi europei il Comune di Milano, che non un piccolo Comune sperduto nelle valli della Lombardia, che però ne avrebbe più bisogno. Questo il paradosso”. Lo afferma Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale della Lombardia, a margine della sua partecipazione alla seduta plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR) a Bruxelles. “Con documenti di 800 pagine per spiegare le regole con cui si può partecipare, o la richiesta di analisi ex ante, è chiaro che c’è un problema dei piccoli Comuni, in primis di capacità amministrative, poi di barriera linguistica e di rendicontazione”, rileva Cattaneo, che in qualità di presidente della Coter (la commissione del CdR che si occupa di bilancio e fondi strutturali), ha incontrato Siim Kallas, ex vicepresidente della Commissione europea e oggi a capo di un gruppo di lavoro dell’esecutivo Ue sulla ‘semplificazione’ delle regole di accesso ai fondi della politica di coesione. “Questo gruppo dovrebbe finire il suo lavoro nel 2017, noi però vogliamo poter intervenire prima” spiega Cattaneo. Di qui l’iniziativa di due workshop a Bruxelles, uno il 27 gennaio e il secondo il 3 marzo, “in cui coinvolgeremo esperti di ogni Paese europeo e del Comitato delle Regioni Ue, per raccogliere proposte concrete”, annuncia il presidente della Coter, convinto della necessità da parte di Bruxelles di fare “una differenziazione a seconda del tipo di richiedente e di fondi coinvolti. Serve più flessibilità per i progetti meno costosi” conclude Cattaneo.