“Lo smart working, che è stata la risposta emergenziale al lockdown tenendo a casa i dipendenti pubblici, può essere pensato come modello per il futuro? Bisogna fare attenzione, perché questa metodologia, costruita dall’oggi al domani spostando l’organizzazione del lavoro pubblico dalla presenza al remoto, a casa, è senza contratto, senza obiettivi, senza tecnologia. È lavoro a domicilio con uso di smartphone e di pc di casa. È senza sicurezza poi, come abbiamo visto col caso del Lazio. È quindi un lavoro a domicilio all’italiana. Ecco, pensare di proiettare questo tipo di organizzazione nata nell’emergenza, nel futuro, questo mi sembra un abbaglio – sottolinea Brunetta -. Abbiamo il Pnrr, abbiamo cambiato il modo di fare i concorsi pubblici, questa è modernità, il futuro, non un lavoro a domicilio”.
“Occorre fare chiarezza – aggiunge Brunetta -, lo smart working è stata la risposta emergenziale al lockdown tenendo a casa i dipendenti pubblici. Si potevano mettere in Cig come è stato fatto nel privato, invece si è preferito lo smart working. Idea intelligente, ma il lavoro agile non ha affatto garantito i servizi pubblici essenziali, quelli li hanno garantiti i lavoratori della sanità, della sicurezza, della scuola. I lavoratori in smart working non hanno affatto garantito questi servizi. Quello che gli analisti hanno evidenziato è che il lavoro da remoto ha funzionato durante il lockdown laddove era già regolato, strutturato, con una piattaforma digitale già esistente. Poi se è così fantastico il lavoro da remoto, perché cittadini e imprese sono tutti arrabbiati leggendo sugli uffici periferici degli enti pubblici e provati ‘chiuso per smart working’? Io ho cambiato i concorsi pubblici, li ho resi digitali, stiamo lavorando all’interoperabilità delle banche dati, al cloud, a una base informatica digitale per essere in sicurezza, e voi volete proiettare un bricolage all’italiana nel futuro? Il futuro è dentro il Pnrr, in quel 6% di crescita del paese che ha bisogno della Pa in presenza, regolata, garantita in sicurezza con un contratto”, ha concluso Brunetta.
Fonte: Ministero per la Pa