Entro qualche mese a causa dei crescenti timori sui futuri negoziati per l’uscita del Paese dall’Unione europea le banche britanniche se ne andranno. Proprio così, ad inizio anno i più grandi Istituti di credito inglesi voleranno fuori dal Regno Unito per i crescenti timori seguiti alla Brexit. E le banche più piccole? Queste ultime starebbero addirittura per farlo nelle prossime settimane. A dichiararlo al periodico domenicale Observer è stato il capo della British Bankers’ Association (Bba), Anthony Browne, sottolineando che la maggior parte delle banche all’epoca del referendum si sono schierate per rimanere nell’Unione europea. Browne ha detto inoltre che il dibattito pubblico e politico al momento guarda “nella direzione sbagliata”. Il problema, infatti, non risiederebbe soltanto nel clima che si è venuto a creare con la recente presa di posizione del presidente francese, Francois Hollande, che ha affermato: “La signora May vuole un Brexit duro? Ebbene, i negoziati lo saranno altrettanto”. Ma riguarderebbe piuttosto una questione tecnica, legata all’incertezza sul mantenimento (o meno) dei cosiddetti “diritti di passaporto” per i membri del mercato unico, che fino ad oggi hanno consentito alle banche del Regno Unito di offrire servizi finanziari a società e persone dell’intera Unione europea senza alcun ostacolo. L’ultimo capitolo è ancora tutto da scrivere.