L’Università degli Studi di Brescia ha una nuova ‘Piattaforma Tecnologica per una Chimica Sostenibile e Innovativa’. Inaugurata dall’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi con il Rettore Francesco Castelli, è stata collocata nel Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale (DMMT).
Con una superficie di 280 mq. la piattaforma è stata cofinanziata al 50% dalla Regione Lombardia per un totale di 550.000 euro nell’ambito del Piano Lombardia.
Il laboratorio è attrezzato con strumentazioni già presenti nelle strutture dell’Università e con nuove acquisizioni funzionali alle attività di ricerca. In particolare, la piattaforma è attrezzata con strumenti per la caratterizzazione chimica dei prodotti derivanti dalla sintesi/estrazione da prodotti naturali di piccole molecole fino alle nanostrutture, in aggiunta agli interventi strutturali sono state installate 4 nuove cappe chimiche, unitamente ad armadi aspirati per lo stoccaggio dei prodotti chimici.
La strumentazione, di riconosciuto valore innovativo ad alta tecnologia, permette di generare nuove linee di ricerca con il coinvolgimento di competenze e interessi multi-trasversali e fornire informazioni dal punto di vista strutturale per lo studio di prodotti farmaceutici e materiali innovativi anche in ambito nano.
“Regione Lombardia ha finanziato al 50% questi laboratori rinnovati. Per noi, ha spiegato Fermi, è motivo di orgoglio perché sarà un punto di riferimento non solo per il territorio, ma per tutta Italia e oltre. Per noi è fondamentale che ci siano eccellenze sparse sul territorio lombardo e avere questa opportunità a Brescia è un punto di partenza fondamentale per costruire la ‘Lombardia dei territori’. In uno sguardo futuro credo che questa sia la sfida a cui deve rispondere la nostra Regione: dare a tutte le province le stesse opportunità che ha la metropoli. Milano va da sola, noi abbiamo la necessità di tenere vivi i territori con progetti che alzino il livello di offerta, questo è sicuramente un esempio virtuoso”.
I laboratori afferenti alla piattaforma sono pronti ad accogliere Chimici Inorganici, Chimici Farmaceutici, Tecnologi Farmaceutici e Chimici Analitici. Qui si svolgeranno le attività a supporto della ricerca già presente, ma con una nuova apertura verso la possibilità di poter disegnare, sintetizzare, analizzare e formulare nuovi prodotti; gli stessi potranno poi essere valutati biologicamente e clinicamente grazie alle facility già esistenti e consolidate presso l’Università degli Studi di Brescia o in collaborazione con altri Atenei presenti sul territorio regionale.
Sul versante chimico, i principali campi di indagine riguardano l’estrazione, la sintesi e lo studio di nuove molecole di interesse farmacologico, e lo sviluppo di cromofori (composti che assorbono e riemettono la luce) da impiegare come ‘etichette’ per macromolecole biologiche e organelli cellulari.
Fonte: comune di Brescia