Spostarsi in bici garantisce il distanziamento fisico, fa bene alla salute, rafforza le difese immunitarie, mantiene l’aria pulita. Concede inoltre più tempo per se stessi e permette il ricostruirsi di relazioni interrotte dalla quarantena. Sono questi i messaggi affidati ai vistosissimi manifesti gialli della campagna #andràtuttinbici che in questi giorni stanno colorando l’area metropolitana.
L’iniziativa, promossa dalla Consulta della Bicicletta di Bologna per sensibilizzare i cittadini del capoluogo sui vantaggi delle “due ruote” in epoca post emergenza sanitaria, si estende ora al resto del territorio metropolitano grazie alla collaborazione con Città metropolitana di Bologna, Unioni e Comuni.
In questi giorni vengono infatti affissi nell’area metropolitana circa 500 manifesti 70×100 e 200 locandine. Inoltre Città metropolitana, Unioni e Comuni diffonderanno la campagna anche sul web, sui social e sui periodici cartacei delle varie amministrazioni.
“Un’azione – afferma Marco Monesi, consigliere delegato alla Mobilità sostenibile della Città metropolitana – che rientra pienamente nelle politiche del Piano Urbano della Mobilità sostenibile e che affiancata all’accelerazione data in questi mesi per la realizzazione della rete ciclabile della Bicipolitana, rappresenta un evidente cambio di passo nelle scelte di mobilità per il nostro territorio”.
“La bicicletta è un alleato fondamentale in questa fase di lotta al Coronavirus – spiega Simona Larghetti, presidente della Consulta – dobbiamo tutti dedicare più tempo e attenzione alla nostra salute e alla qualità dell’aria. Fare movimento quotidiano è molto importante, e anche nella città metropolitana sappiamo che il 13% degli spostamenti in auto è sotto 1 km: distanza facilmente percorribile in bicicletta. Se invece la sede di lavoro è lontana, possiamo passare alla bici per le piccole commissioni, gli spostamenti di piacere, coinvolgendo tutta la famiglia. Con la nuova Bicipolitana molti spostamenti anche tra i comuni del territorio saranno possibili. Siamo felici che tutto il territorio abbia voluto aderire alla campagna, perché la mobilità sostenibile può essere solo una scelta collettiva”.