Sempre meno lavoratori stabili nella pubblica amministrazione mentre crescono i precari e aumenta la spesa complessiva: la Ragioneria generale dello Stato scatta una fotografia dei travet con il tradizionale Conto annuale e conferma la continua crescita dell’età media dovuta al blocco del turn over e alla stretta sull’accesso alla pensione. Grazie alle entrate con il contagocce e alla frenata delle uscite tra il 2006 e il 2016 l’età media è cresciuta di quasi quattro anni arrivando a superare per la prima volta i 50 anni.
Nel 2016 i lavoratori della pubblica amministrazione sono diminuiti nel complesso di circa 10.000 unità. Ma mentre i lavoratori dipendenti sono diminuiti di 30.000 unità (da 3,054 milioni a 3,024 milioni) i lavoratori precari sono cresciuti di oltre 20.000 unità (da 203.096 nel 2015 a 223.406 nel 2016). Lo si legge nelle tabelle del Conto annuale della Ragioneria dello Stato pubblicato ieri. Rispetto al 2010 comunque il numero dei precari si è ridotto dato che in quell’anno erano 250.266 mentre nel 2006 ne risultavano addirittura 334.326 (oltre 248.000 dei quali nella scuola).
Se poi si guarda al numero degli occupati – avverte – «l’Italia, in valore assoluto, possiede un numero di occupati di gran lunga inferiore rispetto agli altri paesi, ad eccezione della Spagna. Con riferimento al 2016, il numero dei pubblici dipendenti italiani è circa il 71% rispetto ai colleghi tedeschi e il 65% rispetto agli inglesi mentre la percentuale di dipendenti pubblici in Italia rasenta il 60% rispetto al dato francese». Dal resoconto della ragioneria emerge anche che l’età media dei dipendenti della pubblica amministrazione supera per la prima volta nel 2016 i 50 anni di età fissandosi a 50,34 anni.
Nel 2015 l’età media era di 49,88 anni, mentre nel 2006, dieci anni prima, l’età media dei travet era di 46,74 anni, quasi quattro in meno. L’età media nel 2016 era alta soprattutto nei ministeri (54,46 anni) e nella carriera prefettizia (54,54). Oltre 565.000 persone non hanno titoli oltre la scuola dell’obbligo mentre quasi un milione di lavoratori della pubblica amministrazione ha la laurea mentre circa 120.000 persone hanno un titolo post laurea.