“La collaborazione tra i diversi livelli istituzionali è fondamentale e lo è ancora di più in una situazione di emergenza. Abbiamo cercato di costruire una collaborazione costante in questi mesi. Ma non deve essere un tabù dire quando poi l’emergenza sarà finita bisognerà serenamente discutere del rapporto tra le diverse parti dello Stato. I sindaci hanno fatto un lavoro egregio e sono stati fin da subito la prima linea dell’emergenza anche con mezzi inadeguati. Dobbiamo rimediare a questo, ma possiamo riuscirci solo lavorando tutti insieme”. È l’auspicio espresso dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini nel suo intervento da remoto alla seconda giornata della XXXVII assemblea dell’Anci.
Franceschini ha indicato le linee su cui punterà il suo dicastero nella definizione dei progetti cha avranno accesso alle risorse Ue del Recovery Fund. “Dobbiamo essere consapevoli che quando finirà la crisi, ripartirà il flusso turistico riportando sul nostro tavolo tutte le problematiche che stavamo già affrontando: dalla congestione delle città d’arte alla gestione più omogenea dei flussi in arrivo”, ha ricordato.
Per questo “dovremo farci trovare preparati e punteremo innanzitutto sul rafforzamento delle infrastrutture alberghiere e investendo importanti risorse sulla sicurezza del patrimonio culturale”. Ma il responsabile del Miur ha anche indicato altri percorsi da seguire che puntano a creare occupazione e lavoro: “Dovremo moltiplicare gli operatori culturali da distribuire in tutto il Paese e cercare di innescare veramente il turismo nei borghi e nelle aree periferiche che hanno bisogno di crescere con grandi infrastrutture”.