Il Dipartimento per la trasformazione digitale, guidato dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, lancia PA digitale 2026, il punto di accesso alle risorse per la transizione digitale della Pubblica Amministrazione. Su PA digitale 2026 le amministrazioni potranno richiedere i fondi del PNRR dedicati alla transizione digitale, rendicontare l’avanzamento dei progetti e ricevere assistenza. Inizia così il percorso per coinvolgere e sostenere le PA a comprendere nel dettaglio le grandi opportunità della digitalizzazione. Un percorso che avrà nella primavera del 2022 uno snodo fondamentale, con la pubblicazione dei primi avvisi del PNRR dedicati alla digitalizzazione della PA.
Le misure su PA digitale 2026
I 7 investimenti previsti dal PNRR per la digitalizzazione della PA sono messi a disposizione attraverso 14 misure, per un totale di oltre 6 miliardi di euro.
Nello specifico:
· 1.1 Infrastrutture digitali (900 mln)
· 1.2 Abilitazione e facilitazione migrazione al cloud (1 mld)
· 1.3.1 Piattaforma Digitale Nazionale Dati (556 mln)
· 1.3.2 Sportello Unico digitale (90 mln)
· 1.4.1 Esperienza dei servizi Pubblici (613 mln)
· 1.4.2 Accessibilità (80 mln)
· 1.4.3 Adozione PagoPA e app IO (750 mln)
· 1.4.4 Adozione identità digitale (285 mln)
· 1.4.5 Digitalizzazione degli avvisi pubblici (245 mln)
· 1.4.6 MaaS (40 mln)
· 1.5 Cybersecurity (623 mln)
· 1.6 Digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali (611,2 mln)
· 1.7.1 Servizio civile digitale (60 mln)
· 1.7.2 Centri di facilitazione digitale (135 mln)
Nuove modalità di accesso ai fondi
A seconda della tipologia di misura e di PA, sarà possibile accedere alle risorse o attraverso delle soluzioni standard o attraverso la presentazione di progetti. Le soluzioni standard sono pensate per le misure con una platea ampia di beneficiari (oltre 1.000 PA), e vogliono semplificare l’accesso ai fondi:
· Ogni PA, in base a tipologia e dimensione, potrà infatti accedere a specifiche misure attraverso soluzioni standard, ciascuna con un valore economico predefinito. Non sarà necessario scrivere e presentare progetti per ricevere finanziamenti.
· Per semplificare l’accesso ai fondi del PNRR le amministrazioni potranno – con un’unica candidatura – accedere a soluzioni multimisura, che includono, per esempio, sia finanziamenti per la migrazione al cloud che per il miglioramento dei siti web.
· Per semplificare l’erogazione delle risorse, i contributi saranno riconosciuti alle amministrazioni sulla base del raggiungimento di specifici obiettivi predefiniti. Il processo di rendicontazione sarà quindi alleggerito, e non sarà necessario rendicontare le singole spese effettuate per ottenere i fondi.
Per le misure con una platea ristretta di beneficiari (fino a 1.000 PA), è prevista una modalità di accesso che prevede la presentazione di progetti, sempre ispirata ai principi della semplicità e della riduzione degli oneri amministrativi. Dei criteri di valutazione automatici consentiranno una valutazione dei progetti più rapida. In questo caso l’erogazione dei contributi seguirà alcuni passaggi che possono prevedere un’anticipazione e delle tranches, fino al saldo, erogate “a rimborso”.
Un dialogo costruttivo
“PA digitale 2026” sosterrà gli Enti con risorse e informazioni lungo tutto il percorso di attuazione delle misure previste dal PNRR: dalla prima fase informativa, che precede l’avvio degli avvisi, al momento dell’accesso ai fondi e fino all’implementazione stessa delle iniziative. Per sostenere la transizione digitale dei singoli Enti, nasce anche un team dedicato: il Transformation Office. Questa struttura, che sarà anche dislocata sul territorio con referenti locali, è parte del Dipartimento per la trasformazione digitale, e farà da ponte con amministrazioni locali e fornitori IT della PA, con assistenza informativa e tecnica.
I prossimi passi
Con PA digitale 2026 inizia un percorso in tre fasi per permettere alle amministrazioni di cogliere al meglio tutte le opportunità del PNRR dedicate alla digitalizzazione della PA.
Fonte: Mitd