Non è una stella Michelin ma quasi: il marchio oro e argento voluto dal ministero delle Politiche agricole e alimentari, segnalerà le mense scolastiche biologiche di qualità. Per la prima volta, dunque, in Italia vengono definite e regolate le mense biologiche, dando così maggiori informazioni agli studenti e alle famiglie.
Il governo investirà in questo progetto 20 milioni di euro all’anno fino al 2020: per la prima volta in Italia – e anche in Europa – vengono regolate le mense biologiche, attraverso l’istituzione di due marchi specifici e di criteri di classificazione concordati con il Ministero dell’Istruzione, le Regioni e i Comuni. Come specifica il Ministero, la medaglia d’oro corredata con la cosiddetta “euro foglia”, il simbolo Ue del biologico, sarà assegnata a quelle mense che raggiungeranno livelli e percentuali di prodotti bio definiti: 90 per cento per frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine; 100 per cento per uova, yogurt e succhi di frutta e 50 per cento per i prodotti lattiero-caseari, carne e pesce da acquacoltura.
Potranno invece esporre la medaglia d’argento le mense che non arrivano al massimo delle percentuali ma faranno passi in avanti, arrivando per esempio al 70 per cento di frutta, ortaggi e pane bio e al 30 per cento di carne, pesce da acquacoltura e latticini bio. Con l’obiettivo di ridurre i costi a carico degli studenti e realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole è anche istituito un fondo stabile gestito dal Ministero delle politiche agricole con le Regioni. Nei bandi di gara previste premialità per ridurre lo spreco alimentare e l’impatto ambientale. In Italia sono oltre 1.200 le mense italiane che già lavorano con il bio.