Andrew Barron “Andy” Murray, scozzese di Glasgow, è il ventiseiesimo numero uno del mondo della storia del tennis nell’Era Open, il primo britannico 80 anni dopo Fred Perry nel 1936, il più anziano dell’epoca moderna con i suoi 29 anni, il secondo di sempre dopo l’australiano John Newcombe, arrivato in cima alla classifica a 30 anni, il 3 giugno 1974.
E, ironia della sorte, sale sul tetto del mondo senza nemmeno giocare visto che al Masters 1000 di Parigi-Bercy il suo avversario, il canadese Milos Raonic, si è infortunato proprio un attimo prima di scendere in campo per la semifinale, regalando così al britannico i punti necessari a scavalcare Novak Djokovic, in vetta da ben 122 settimane.
Non si potrà certo dire che questo primo posto lo scozzese non se lo sia ampiamente meritato. Dal Roland Garros, infatti, perso in finale proprio contro il serbo, non c’è stato avversario che sia riuscito a contrastare Murray, alla migliore annata della carriera. Conquistando ieri Parigi-Bercy per la prima volta, battendo poi in finale lo statunitense John Isner, “Andy” ha messo in bacheca l’ottavo titolo stagionale. Un 2016 trionfale se si pensa che nell’anno in corso lo scozzese ha conquistato fra gli altri il torneo di Wimbledon e la medaglia d’oro olimpica a Rio de Janeiro, divenendo così il primo tennista della storia a vincere l’oro olimpico per due Olimpiadi consecutive.
Certo che solo a metà dell’anno era davvero impensabile anche immaginare di poter scalzare il coetaneo e rivale di mille battaglie. Invece lo scozzese ha approfittato di una seconda parte della stagione tribolata di Novak, indebolito sia da problemi fisici al polso che da una crisi matrimoniale, poi superata, con la moglie Jelena. Al contrario, Andy, sposato da un anno con la sua storica ragazza Kim, ad inizio 2016 è diventato anche papà di Sophia e questo gli ha dato più maturità e consapevolezza.
Da oggi il britannico nella classifica Atp ha 405 punti di vantaggio sul serbo quando al termine della stagione mancano soltanto le Atp Finals nella splendida cornice della O2 Arena di Londra. Sarà dunque questo torneo, che si disputa tra i migliori 8 giocatori al mondo, a decretare chi tra Murray e Djokovic terminerà l’anno 2016 con lo status di numero uno della classifica mondiale. C’è da scommettere che sarà un bellissima lotta.
Che vinca il migliore.