La sfida ambientale da vincere prima che il clima cambi il pianeta, la necessità di realizzare la rivoluzione digitale cogliendo a pieno le chances legate alle risorse Pnrr, ma anche una maggiore attenzione al mondo delle imprese giovanili, importante volano di sviluppo del territorio. Sono alcuni dei temi emersi dal dibattito su ‘I giovani amministratori per lo sviluppo del Paese’, tema al centro del tavolo di confronto svoltosi nella seconda giornata della XI Assemblea di Anci Giovani che si chiude oggi a Roma.
“Sull’emergenza climatica dobbiamo raccogliere gli appelli che arrivano e bisogna fare presto come ci raccomanda l’Unione europea”, ha detto Francesca Brogi, sindaca di Ponsacco e coordinatrice Anci Giovani Toscana. “Noi amministratori ormai non siamo più chiamati a lavorare per l’urbanizzazione di nuove aree ma per la rigenerazione di spazi urbani. Per questo bisogna puntare sulla ciclabilità sostenibile e sulla mobilità alternativa. Nel mio territorio, la Valdera nel pisano, stiamo sviluppando un sistema di collegamento tra i comuni periferici e quelli dove si concentrano i servizi strategici. La nostra sfida – ha spiegato Brogi – è quella di valorizzare al massimo i servizi di area”.
Sfida ambientale che passa anche dal dissesto idrogeologico di molte aree del Paese. “Siamo in una vera emergenza ormai, dobbiamo assolutamente avviare un piano per ripristinare la pulizia delle montagne”, ha affermato Aldo Riva sindaco di Dizzasco piccolo comune del comasco coinvolto dall’alluvione dello scorso luglio. “In quei frangenti mi sono ritrovato quasi impotente di fronte a cittadini che avevano perso tutto a cui non riuscivo dare risposte”, ha ricordato Riva. Che ha auspicato “un rapido piano straordinario per la bonifica e il contenimento del dissesto, in modo condiviso tra tutti gli amministratori locali”.
“Ora abbiamo davanti l’occasione grandiosa del Pnrr che rappresenta veramente un piano Marshall per il quale i giovani possono giocare un ruolo centrale. Abbiamo fame di finanziamenti ma anche di strutture che ci consentano di spendere bene le risorse a favore dei nostri cittadini”, ha ammonito il sindaco di Valentano Stefano Bigiotti. La vera emergenza secondo Bigiotti è legata alla difficoltà che vivono gli amministratori locali a dare esecuzione a provvedimenti centrali che restano monchi. “Non possiamo aspettare che arrivino tutti i decreti attuativi per poter agire: metteteci nelle condizioni di operare e vedrete che sempre più giovani sceglieranno di candidarsi”, ha ribadito.
Dal dibattito è emersa forte anche l’aspettativa che la rivoluzione digitale, accelerata dalla pandemia, possa contribuire in modo forte al cambiamento della Pa.
“Con le risorse in arrivo possiamo avviare una vera trasformazione che ci permetterà di ricomporre una guerra generazionale tra chi gestisce la macchina burocratica e i giovani: questo per la P.a. è il momento del disgelo”, ha evidenziato il Capo Dipartimento per la Trasformazione digitale Mauro Minenna illustrando i due campi su cui si concentrerà l’azione del governo. Da un lato la “diffusione capillare della banda larga in tutte le zone dove le compagnie di fornitura di energia non arrivano perché i costi sono troppo elevati”. E dall’altro la digitalizzazione della P.a. per quale “stiamo lavorando di intesa con Anci per migliorare al massimo la diffusione delle informazioni pensando di costituire sette uffici di coordinamento territoriale”. Un impegno a fianco dei giovani che Minenna ha ribadito invitandoli a rimboccarsi le maniche per rimettere in piedi il Paese.
“Le amministrazioni comunali sono nel complesso pronte alla sfida del digitale e da parte nostra abbiamo avviato un piano di formazione per quelle sacche dove è necessario intervenire”, ha sottolineato Franco Minucci, amministratore unico Anci Digitale, la società del gruppo Anci impegnata su queste tematiche. “Puntiamo molto sul cambio generazionale che comporta una maggiore sensibilità su queste tematiche ma sono già partite alcune attività di formazione degli operatori nei Comuni, ad esempio sulla novità del Pago Pa obbligatorio nelle amministrazioni”.
“Il governo ha messo in campo molte iniziative per incentivare il cambio generazionale cercando di concentrarsi sulle attività che ci permettono di valutare il loro impatto”, ha assicurato Marco De Giorgi, Capo Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile. “Nello specifico abbiamo costituito un comitato per la valutazione dell’impatto generazionale, anche per stimare quanto i diversi interventi anche di precedenti governi abbiano prodotto risultati”, ha spiegato. Inoltre, “ci stiamo concentrando per migliorare la diffusione delle informazioni sulle diverse iniziative e per questo abbiamo avviato un portale ‘Giovani 20-30’per fornire ai giovani un unico punto di accesso sui diversi temi”.
Anche da settori tradizionali come agricoltura e turismo possono arrivare nuove chances di sviluppo. “Durante l’emergenza pandemica le imprese guidate dai giovani hanno dimostrato una maggiore resilienza, fare impresa resta ancora il modo migliore per riparare quell’ascensore sociale che nel Paese si è rotto da anni”, ha sottolineato Marco Vicentini Presidente Nazionale CNA Giovani Imprenditori. Ma per alimentare questa condizione, legata anche alla capacità dei giovani di rispondere in modo più pronto alle sfide, servono anche misure concrete. “Come associazione ci siamo resi promotori di un programma di defiscalizzazione che permetta una sorta di iperavviamento per le imprese guidate da under 35 che rilevano aziende familiari senza eredi o che si propongono come start up”.
“Quando abbiamo vinto il titolo di Capitale della Cultura per il 2022 il nostro nome era meno conosciuto di quello di altre isole del nostro arcipelago, Capri e Ischia”, ha ammesso il sindaco di Procida Raimondo Ambrosino. “Procida può essere considerata una metafora di tanti luoghi, di tante amministrazioni, di tante comunità che hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio del loro territorio. Il nostro successo può rappresentare un valore aggiunto per il nostro territorio ma anche per il tutto Paese in questa delicata fase di ripartenza”.