Qual è il livello culturale maturato rispetto ai temi della cyber security e della protezione dei dati negli Enti locali? Su questa materia Anci Digitale e Anci Sardegna hanno organizzato oggi un webinar riservato prioritariamente ai comuni sardi.
La sicurezza informatica e la protezione dei dati sono, ormai, questioni imprescindibili; soprattutto nello scenario generato dall’inedita emergenza epidemiologica che ha necessariamente accelerato la rivoluzione digitale.
La stessa “rivoluzione digitale”, in quest’ottica, richiede interventi immediati di contrasto alle ‘nuove’ minacce informatiche e agli attacchi hacker, in grado, potenzialmente, di “distruggere” intere basi dati. In tale contesto il GDPR assume una rilevanza strategica, poiché innalza l’esigenza di protezione e accelera i percorsi di compliance.
La data protection è un “diritto fondamentale dell’uomo” e chi gestisce i dati personali deve disporre di processi e tecnologie adeguati per la loro protezione. Tutti gli Enti locali devono quindi possedere le risorse e gli strumenti atti a rafforzare i propri sistemi di sicurezza.
È, dunque, indispensabile ampliare la conoscenza della normativa europea sulla protezione dei dati e rafforzare le competenze specifiche sui concetti di cyber security e GDPR, per migliorare la consapevolezza del trattamento dei dati che quotidianamente viene svolto attraverso l’uso di sistemi informatici e digitali.
L’articolato programma del webinar , introdotto e moderato da Anna Rita MAROCCHI, Responsabile Area Servizi e Progetti Anci Digitale, è stato aperto da Franco MINUCCI, Amministratore Unico Anci Digitale e da Daniela SITZIA, Direttore ANCI Sardegna, che hanno esposto le direttrici e le attività principali sull’argomento degli Enti da loro amministrati.
“In questo contesto Anci Digitale ha un importante ruolo, in quanto sta per avviare un progetto di affiancamento e consulenza su un delicato tema, quello della cyber security nella Pubblica Amministrazione e adeguamento al GDPR”, ha dichiarato Minucci.
L’avvento di nuove tecnologie (si pensi, ad esempio, ai sempre più potenti smart phones), anche per comunicare in modo rapido in tempi di PANDEMIA, l’inarrestabile ascesa dei social networks, lo sviluppo di servizi ed applicazioni all’avanguardia (pensiamo all’utilizzo delle APP), l’imprescindibile utilizzo della “rete” per lo svolgimento di attività quotidiane di grande impatto economico/finanziario/commerciale, sono (tutti) fattori che hanno, in sostanza, contribuito alla “esplosione” del traffico di dati, tra cui, quelli personali.
In apertura dei lavori Marocchi sottolinea come non sempre le operazioni connesse al trattamento dei dati personali risultino rispettose del patrimonio informativo che esse portano con sé: “Non possiamo negare che la tecnologia ha trasformato l’economia e le relazioni sociali. Proprio per questo è importante ASSICURARE alle persone fisiche un controllo sempre maggiore circa i dati personali che le riguardano”.
E proprio sul tema della cyber security e la valutazione dei rischi, ha esordito Francesco DEIANA, esperto Information Security, che ha delineato come si può migliorare la consapevolezza sul trattamento dei dati: dallo smart working alla gestione dalla mail, dalla navigazione su Internet all’utilizzo di App.
È seguito il contributo di Eugenio COLAZZO, Esperto Cyber Security, che ha concentrato il suo intervento sul monitoraggio delle misure adeguate al trattamento dati: penetration test come misura di sicurezza in compliance.
Carmine TEDESCHI, infine, esperto GDPR Anci Digitale, ha illustrato il trattamento dei dati in periodo di pandemia attraverso procedure, processi, comunicazione e diffusione delle informazioni. In conclusione, le questioni esaminate hanno coinvolto i partecipanti in un ampio dibattito, con numerose domande agli esperti, attestando come il tema della data protection e della cyber security sia più che mai di stretta attualità.
Per ogni ulteriore informazione o supporto circa le modalità di adeguamento al Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali e le attività di consulenza informatica e analisi dei rischi, è possibile contattare i seguenti riferimenti:
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