“E’ un grande piacere oltre che un grande onore per me e per tutti noi essere a Bergamo. È qui che abbiamo voluto convocare tutti i sindaci e tutti gli amministratori locali di Italia per mostrare loro una città che guarisce dopo che ha subìto una grande ferita che ancora brucia nella casa dei bergamaschi, che hanno perso una persona cara a causa del Covid”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, alla XXXIX Assemblea Nazionale dell’Anci in corso a Bergamo. “A nome di tutti i sindaci d’Italia Giorgio ti voglio dire grazie”, ha aggiunto rivolgendosi al sindaco Gori di Bergamo.
“I sindaci godono di un alto grado di fiducia da parte dei cittadini, anche per la dimensione di prossimità fisica ed emotiva. Nell’ultimo anno, soltanto una figura istituzionale ha goduto di un grado di fiducia ancora più alto di quello riservato ai sindaci: è il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”. E’ quanto sottolinea Antonio Decaro, presidente dell’Anci, aprendo alla Fiera di Bergamo i lavori dell’assemblea nazionale dell’Associazione dei Comuni, alla presenza proprio del Capo dello Stato.
“Nelle sue parole riconosciamo la voce del Paese, dell’Italia che soffre e che resiste, che spera, che sogna e che ricostruisce – afferma Decaro – nelle sue parole ci ritroviamo con orgoglio”.
“I sindaci italiani hanno sempre saputo di poter contare sulla sua attenzione e sul suo sostegno e sempre hanno trovato nelle sue parole, nei suoi gesti un esempio un incoraggiamento, un motivo di speranza, l’indicazione della strada giusta. Sempre nelle sue parole abbiamo ritrovato la voce del Paese, la voce dell’Italia che lavora, che studia, la voce dell’Italia che soffre, che resiste, la voce dell’Italia che spera, che sogna e che ricostruisce. Nelle sue parole ci riconosciamo con orgoglio”, ha aggiunto Decaro.
“Evitiamo, per le risorse assegnate ai Comuni, di rimettere in discussione le basi del Pnrr e le scelte fondamentali compiute insieme all’Europa, rischiando di rallentare o addirittura di fermare tutto. Il nostro unico intento, ora, deve essere quello di accelerare le procedure e realizzare le opere programmate per spendere le risorse che ci sono state assegnate”. Continua il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, nel corso dell’assemblea annuale dell’associazione dei Comuni”.
“Sul Pnrr, posso dire che i fondi destinati ai comuni li stiamo impegnando tutti. Stiamo mantenendo gli impegni. Avevamo detto che 40 miliardi entro l’estate sarebbero stati assegnati, e sono stati veramente assegnati. Tutte le assegnazioni di risorse sono state fatte. Questo risultato lo dobbiamo alla capacità dei comuni e alla piena collaborazione con Parlamento, regioni e governi”.
“A proposito di bandiere tricolori, di sport e di persone nelle quali ci riconosciamo, permettetemi di mandare un saluto a una italiana che ci ha resi orgogliosi, Paola Egonu. A lei voglio dire solo una cosa, da qui: su quella storia della nazionale italiana di pallavolo, ripensaci, cara Paola, perché l’Italia ha ancora tanto bisogno di atlete, di campionesse e di cittadine come te. Quella di Paola è una voce del nostro Paese che noi sindaci conosciamo molto bene. È la voce di tutte quelle persone che subiscono pregiudizi e discriminazioni”, ha aggiunto Decaro.
Un fondo unico per “il sistema di protezione sociale comunale”. A dirlo e’ il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, nel corso dell’assemblea annuale dell’associazione dei Comuni. “Lo Stato stanzia tante risorse in molti rivoli: il Fondo nazionale per le politiche sociali, il Fondo per la non autosufficienza, il Fondo poverta’, il Fondo ‘dopo di noi’, solo per citare i piu’ importanti. Per darvi una grandezza questi fondi valgono, per il 2023, circa 1 miliardo e 800 milioni di euro. Ora, ogni Fondo ha le sue regole, spesso cervellotiche, con tempi di erogazione diversi da parte del Ministero e delle diverse regioni, che spesso arrivano alla fine dell’anno di riferimento. Proviamo a chiedere l’istituzione di un Fondo unico per il sistema di protezione sociale comunale, con risorse stabili che consentano agli ambiti e ai comuni, di programmare le attivita’ all’inizio di ogni anno, potrebbe essere una novita’ importante, una grande semplificazione delle procedure che andrebbe a tutto beneficio di quella parte della popolazione delle nostre citta’ che piu’ ha bisogno”, ha sottolineato Decaro. “Questa – ha concluso – e’ una prima proposta che facciamo qui da Bergamo al nuovo Governo”.
“Dobbiamo dare ascolto a chi ci dice che il cambiamento climatico non è più una previsione, ma la voce della natura che ci dice che non c’è più tempo. Lo dobbiamo ai cittadini delle Marche e ai cittadini che possiamo mettere al sicuro finché c’è tempo”.