Innovare la didattica è da sempre l’obiettivo di tutte le scuole di ogni ordine e grado per recepire le opportunità offerte dalla tecnologia: non è da meno l’Università di Palermo che ha puntato su un approccio accademico nel quale fisico e digitale coesistono e si integrano reciprocamente. Si potrebbe chiamare è la prospettiva del phygital, ossia appunto physical e digital che si fondono insieme per migliorare i sistemi formativi tradizionali senza sostituirli. Contenuti e immersioni esperienziali dettate dal digitale sono infatti una potenziale chiave di volta nei processi di apprendimento: per questo motivo l’Università di Palermo ha scelto la tecnologia Microsoft Hybrid Learning Spaces messa a punto da Microsoft che consente di progettare percorsi di apprendimento che possano improntarsi all’esperienza, vissuta e non subita, e soprattutto costruita dallo stesso utente che vive il processo di formazione stimolandone la partecipazione. I mondi virtuali basati su Microsoft Hybrid Learning Spaces sono ambienti virtuali in 3D simulati dal computer nei quali gli utenti possono esplorare ambientazioni, contribuire a realizzarle, partecipare e progettare attività, comunicare con altri utenti, approcciando nuove frontiere dell’apprendimento prima impensabili.
Fonte: Università di Palermo