È online sul sito di AgID il report “Vigilanza sui servizi fiduciari qualificati, PEC, Spid, conservazione a norma” che illustra le attività di vigilanza svolte nel 2021 dall’Agenzia in base a quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).
AgID, infatti, svolge periodicamente accertamenti di tipo ispettivo e promuove verifiche in via preventiva, con lo scopo di migliorare i processi, la qualità e la sicurezza dei servizi.
Il report, giunto alla quinta edizione, rende conto delle attività svolte dall’Agenzia per l’Italia Digitale nel 2021, informando gli stakeholder e il pubblico sui temi più rilevanti trattati nell’anno trascorso, sui problemi riscontrati e sui principali risultati.
Il 2021 ha rappresentato un anno di svolta per i servizi digitali del Paese, con un contesto fortemente mutato: il 31 dicembre 2021 erano attivi oltre 29 milioni di certificati qualificati di firma e 27 milioni di identità digitali Spid (ad oggi sono oltre 31,7 milioni), valori raddoppiati rispetto al 2020 e quintuplicati rispetto al 2019.
AgID ha condotto diverse verifiche ispettive, sia da remoto che on site, con l’apporto delle competenze specialistiche del Nucleo di Prevenzione delle Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, del Cert-AgID e di auditor specializzati di organismi di certificazione per gli aspetti prevalentemente metodologici.
Inoltre, è stata avviata l’acquisizione delle notifiche di incidenti e malfunzionamenti con nuove modalità che prevedono un metodo uniforme di classificazione e gestione degli eventi che impattano sulla regolarità del servizio, con emissione di istruzioni operative ad uso dei gestori.
I risultati delle verifiche sono disponibili all’interno del report in forma anonima ed in modalità aggregata.
Ulteriori informazioni sull’attività di vigilanza di AgID alla pagina del sito istituzionale dedicata.
Fonte: AGID