La Spesa ICT 2021 nella PA italiana è l’indagine di AgID che illustra le stime sull’andamento complessivo della spesa ICT della Pubblica amministrazione in Italia e approfondisce i risultati puntuali riferiti al panel di oltre 70 amministrazioni comprese nell’analisi. Nello scenario caratterizzato dalla persistenza dell’emergenza sanitaria e nel quale ancora non figurano gli effetti degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dati e informazioni raccolti e validati nel primo semestre 2021 hanno permesso di analizzare il quadro d’insieme della spesa ICT della PA prima dell’ assegnazione delle nuove risorse. Il trend di crescita della spesa ICT nel periodo 2019-2022, rispetto al triennio precedente, si presenta sostenuto e sempre intorno al +6% annuo pur subendo un rallentamento nel 2020 (+3,9%), principalmente a seguito dell’emergenza Covid-19,che coinvolge tutti i comparti. Fanno eccezione il comparto Sanità (+5,1%) grazie al potenziamento dei sistemi di accesso e prenotazione on line, e quello dell’Education, che ha registrato una crescita del 10,5%, principalmente per l’implementazione dei sistemi di didattica a distanza. Rispetto all’anno precedente, le stime per il 2021 mostrano una ripresa più sostenuta della crescita per tutti i comparti, pari al 5,7%, per un valore complessivo stimato di circa 6,5 miliardi di euro.
L’indagine condotta illustra i principali temi che stanno sostenendo la dinamica positiva di spesa e investimenti, che si prevede prosegua e acceleri già nel 2022, anno in cui la spesa complessiva stimata sfiorerà i 7 miliardi di euro, senza considerare l’effetto PNRR. La ricerca sul campo ha coinvolto un panel di 74 enti; hanno partecipato all’indagine 26 Amministrazioni centrali, 21 Regioni e Province Autonome, 13 Città Metropolitane e 14 Comuni capoluogo delle Città Metropolitane. Anche l’andamento della spesa per il panel di amministrazioni di riferimento presenta una crescita tra il 2019 e il 2022, passando da un totale di circa 2,8 miliardi di euro nel 2019 a circa 3,7 miliardi di euro previsti nel 2022. Le amministrazioni che partecipano periodicamente all’attività d’indagine quali-quantitativa rappresentano le dinamiche della spesa ICT per circa il 50% del suo valore complessivo, a conferma della loro rilevanza. L’ultima rilevazione si è contraddistinta per una novità rispetto alle precedenti edizioni: al panel di amministrazioni coinvolte è stato chiesto di indicare la “Spesa per innovazione” ovvero la quota parte di spesa impiegata per gli acquisti coerenti con le indicazioni definite nel Piano Triennale e in osservanza delle Linee guida del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).
Dai dati raccolti è emerso come le amministrazioni pongono sempre più attenzione a sostenere una spesa che sia effettivamente in grado di innovare i propri processi. Nel 2021 la spesa per innovazione rappresenta infatti il 24% del totale, in aumento rispetto al 19% rilevato nel 2019. La nuova edizione del report dedica ampio spazio anche a informazioni qualitative e quantitative relative ad aspetti considerati cardine per la riuscita dei processi di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche: tipologia e modalità di erogazione dei servizi offerti a cittadini e imprese, gestione dei dati e degli open data, livello di utilizzo e di spesa dei servizi in cloud, livello di implementazione e di spesa della cybersecurity.
L’analisi dei 680 progetti ICT segnalati dal panel e realizzati da amministrazioni centrali e locali mostra come gli investimenti per le Piattaforme e le infrastrutture rappresentino i principali ambiti in termini di spesa, rispettivamente con il 35% e il 32%. Segue la spesa destinata alla realizzazione di Servizi digitali, pari al 16%. Infine, nella edizione 2021 è stato consolidato l’uso dell’indice di Digital Readiness per valutare, sulla base delle risposte fornite nella survey, il grado di preparazione al digitale degli Enti coinvolti e il loro posizionamento lungo il percorso di innovazione digitale.
Fonte: Agid