Le iniziative messe in campo da AgID per favorire il passaggio all’open source del settore pubblico, spingono la PA verso un più ampio utilizzo del software di tipo aperto, facendo sì che qualsiasi investimento di una pubblica amministrazione sia messo a fattor comune delle altre amministrazioni e della collettività. Migliorando la condivisione di soluzioni e semplificando le scelte di acquisto e gli investimenti in tema di servizi digitali.
Con le Linee guida su acquisizione e riuso di software per le pubbliche amministrazioni, AgID indirizza le amministrazioni nel processo decisionale per l’acquisto di software, la condivisione e il riuso delle soluzioni open source.
Le Linee Guida, adottate in attuazione dagli articoli 68 “Analisi comparativa delle soluzioni” e 69 “Riuso delle soluzioni e standard aperti” del Codice dell’amministrazione digitale, introducono importanti novità. Prevedono che le PA:
– effettuino una valutazione comparativa tecnico economica sull’acquisto del software, motivando le proprie scelte e privilegiando le soluzioni open source, comprese quelle messe a disposizione dalle altre amministrazioni;
– sviluppino codice sempre con licenza aperta.
Stabiliscono che le soluzioni rese riusabili dalla Pubblica amministrazione siano pubblicate con licenza open source in una repository pubblicamente accessibile e inserite nel catalogo Developers Italia e definiscono il Modello di riuso articolato nelle due fasi di sviluppo e riuso.
Supportano, inoltre, le amministrazioni nelle iniziative di procurement attraverso guide tecniche contenute negli Allegati delle linee guida.
Per agevolare la transizione verso il paradigma open source nelle pubbliche amministrazioni, AgID ha lanciato anche il primo centro di competenza nazionale sul riuso e sul software libero.
Il Centro di Competenza per il Riuso e l’Open Source – CCROS mette a disposizione competenze e strumenti a supporto dei processi di Acquisto, Sviluppo e Riuso di soluzioni informatiche nelle Pubbliche Amministrazioni, in coerenza con le Linee Guida.
Il centro si occuperà inoltre di effettuare una ricognizione delle soluzioni open source e riusabili già esistenti nelle PA affinchè siano pubblicate sulla vetrina developers.italia.it e rese pienamente fruibili a tutti.
CCROS ha un approccio federato, che vuole salvaguardare e favorire le esperienze locali sul tema, anche attraverso l’apertura di osservatori regionali e la condivisione di occasioni di confronto per tutti i soggetti che vogliono contribuire alla trasformazione digitale della PA.
Saranno organizzate una serie di attività sul territorio, valorizzando le esperienze locali sul tema anche attraverso l’apertura di osservatori regionali a la programmazione di incontri, contest, hackathon, assessment per favorire lo scambio creativo tra pubbliche amministrazioni, sviluppatori, mondo delle imprese e delle startup.
FONTE: AgID