Secondo un consolidato luogo comune, l’Africa è terra fascinosa e ammaliante, ma anche condensato di contraddizioni e conflitti esplosivi. Non a caso, gran parte dei flussi migratori che si riversano sull’Europa viene proprio da lì. Ma la realtà sorprende sempre con le sue variegate dinamiche. Chi l’avrebbe mai detto che nel cuore del Continente Nero sorgerà una “città intelligente” in piena regola e che tale “miracolo” sarà possibile grazie alla tecnologia italiana. In particolare quella offerta dal Gruppo Icm-Impresa Costruzioni Maltauro, che ha stipulato il contratto per la progettazione e la realizzazione del primo stralcio della “Smart City Konza” in Kenya, una delle più interessanti e innovative commesse del paese. Ciò avverrà grazie all’utilizzo dello strumento del buyer’s credit e al supporto di un pool di banche finanziatrici che vede capofila il Gruppo Unicredit e il supporto di Sace. Il valore complessivo del progetto, che verrà realizzato nei prossimi tre anni e sei mesi, è pari a 391 milioni di dollari.
Situata a 70 km dalla capitale Nairobi, la “Smart City Konza” occuperà una superficie complessiva di 2.000 ettari e sarà un polo tecnologico all’avanguardia grazie alla costruzione di centri di ricerca e di università al servizio dello sviluppo di progetti nell’ambito hi-tech. Non solo innovazione, tuttavia, la città ospiterà oltre 200.000 residenti con la realizzazione di abitazioni, suddivise tra residence e social housing, uffici, scuole per ogni ordine e grado, dotati di un sistema di trasporti efficiente e pulito. In altre parole, edifici costruiti secondo elevati standard di risparmio energetico e di sostenibilità, in virtù dell’adozione di soluzioni architettoniche eccellenti e di tecnologie sofisticate.
Indubbiamente, la “Smart City Konza” è un progetto cruciale nella strategia di crescita dello Stato africano poiché s’inserisce nel piano di sviluppo a lungo termine denominato “Kenya Vision 2030”, lanciato dal Governo del Paese nel 2008. Icm realizzerà la prima fase del progetto, circa 170 ettari, con lo scopo di creare l’adeguato ecosistema e stabilire l’insediamento dei residenti, delle prime attività e dei servizi necessari per stimolare le successive fasi di sviluppo. L’obiettivo prioritario sono, dunque, le opere di urbanizzazione e la realizzazione di 40 km di strade, parchi, sottoservizi, impianti di potabilizzazione dell’acqua, impianti di trattamento dei reflui, un sistema di raccolta automatico dei rifiuti e alcuni edifici pubblici quali stazioni di polizia e vigili del fuoco.
Il progetto prevede, inoltre l’installazione di sistemi ad alto contenuto tecnologico per i pubblici servizi, tra cui la realizzazione di un cunicolo tecnologico multifunzione, l’utilizzo di un sistema di raccolta pneumatica dei rifiuti, un sistema di riuso delle acque di scarico. L’attenzione speciale riservata dal progetto all’aspetto ambientale si evince anche dall’adozione della certificazione Leed e della certificazione Envision, ovvero il primo sistema di rating dedicato proprio alla progettazione e alla realizzazione di infrastrutture sostenibili.