L’Autorità Nazionale Anticorruzione, con il parere di funzione consultiva n. 33 approvato l’8 ottobre 2025, ha delineato i paletti entro cui un Ente locale può procedere con l’affidamento diretto della gestione di un impianto sportivo, bypassando la normale procedura di gara.
Le condizioni stringenti
La deroga è ammessa solo in presenza di circostanze specifiche e cumulative:
- Proposta unica e spontanea: una sola Associazione o Società Sportiva dilettantistica senza fini di lucro deve presentare, di propria iniziativa, una proposta all’Ente locale.
- Impianto da riqualificare: il progetto deve riguardare un impianto sportivo che necessita di “rigenerazione, riqualificazione o ammodernamento”, risultando non più pienamente adeguato alle sue esigenze funzionali.
- Finalità sociale: l’utilizzo futuro dell’impianto deve perseguire l’obiettivo di favorire l’aggregazione e l’inclusione sociale e giovanile.
- Soglia di valore: il valore complessivo dell’affidamento deve essere inferiore alla soglia comunitaria prevista dal Codice degli Appalti.
La proposta presentata dall’ente sportivo deve essere corredata da un progetto preliminare e da un piano di fattibilità economico-finanziaria.
Trasparenza e motivazione
Pur derogando all’evidenza pubblica, l’ANAC sottolinea la necessità di garantire i principi di pubblicità e trasparenza. L’Ente locale è, quindi, tenuto a pubblicare sul proprio sito internet il progetto presentato, rendendolo conoscibile al pubblico.
Inoltre, poiché l’affidamento diretto rappresenta un’eccezione, l’Ente locale deve motivare in modo circostanziato il provvedimento di affidamento, specificando l’esistenza di tutti i presupposti richiesti dalla normativa.
Il commento del Presidente Busìa
“Pur tutelando i principi, anche di derivazione europea, di concorrenza, pubblicità, trasparenza e parità di trattamento”, ha spiegato il Presidente di ANAC Busìa, “abbiamo però inteso venire incontro alle piccole società sportive di valenza comunitaria che perseguono la finalità di un utilizzo teso a favorire l’aggregazione e l’inclusione sociale e giovanile”.
L’Autorità ha infine anticipato che si riserva di adottare ulteriori iniziative per definire con maggiore chiarezza l’ambito di applicazione della norma, in coerenza con le nuove disposizioni del Codice degli Appalti.
Fonte: ANAC