In Svezia, dal 2011, è stato avviato un appalto congiunto di 296 organizzazioni che ha visto capofila la città di Stoccolma per l’acquisto di veicoli elettrici. Questa misura è stata applicata per ridurre le spese amministrative in relazione alle organizzazioni partecipanti; per ottenere un contenimento complessivo dei costi; inviare un segnale di domanda al mercato; garantire ai Comuni più piccoli l’accesso a questo tipo di veicoli. I partner hanno fornito un contributo congiunto alla definizione delle specifiche del veicolo, compresi i criteri per le emissioni di CO2 e il calcolo dei costi del ciclo della vita. In seguito al primo acquisto effettuato nel 2012, è stato possibile risparmiare 34 tonnellate di anidride carbonica, con una riduzione del 95% rispetto a veicoli a benzina equivalenti. “Condividere queste competenze e conoscenze e informare i fornitori che la domanda esiste, costituiscono uno dei fattori fondamentali per garantire la massima efficienza possibile dei veicoli – ha detto la responsabile del progetto per l’uso di veicoli puliti a Stoccolma, Eva Sunnerstedt”.
In Danimarca è stato invece formato un partenariato per il GPP costituito da una coalizione di organismi governativi che si stima rappresenti il 13% della spesa annuale degli appalti pubblici del paese. Tutti i membri del partenariato sono tenuti a riferire una volta l’anno in relazione al livello di conseguimento degli obiettivi in materia di GPP, compresa l’attuazione di obiettivi e criteri degli appalti pubblici verdi nelle rispettive organizzazioni. Ogni anno quattro partner conducono lo studio di un caso che dimostri l’effetto di uno specifico appalto verde in termini di impatto energetico e ambientale, nonché relativo alla riduzione dei costi. Questi casi sono interessanti anche per una eventuale replicabilità in moltissimi altri Comuni.