Il protocollo per l’accoglienza diffusa dei migranti richiedenti asilo, firmato ieri a Milano tra Prefettura, Città metropolitana e Comuni delle zone omogenee, è un’alleanza strategica tra Stato e poteri locali. “Un’alleanza che si misura a 360°, quindi anche sull’accoglienza: uno dei principi fondamentali, insieme all’integrazione e alla sicurezza, che bisogna tenere insieme perché questa è la forza di una comunità – ha detto il Ministro dell’interno, Marco Minniti, presentando il progetto”. In questo modello rappresentato dal protocollo di Milano, i Sindaci diventano perciò protagonisti di una nuova idea strategica di sicurezza nazionale. Primi cittadini che il Ministro ha ringraziato, ricordando a quelli che non hanno firmato che “il tavolo per la firma rimane sempre aperto”. “Considero questo protocollo cruciale”, ha aggiunto Minniti, che ritiene l’accoglienza diffusa “la chiave dell’integrazione”, a patto che vi sia la massima trasparenza.
Dopo la firma con l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) di un protocollo di prevenzione delle infiltrazioni mafiose negli appalti per la gestione dell’accoglienza, il titolare dell’Interno ha sottolineato che, “sono già partite 2.130 ispezioni” e si sta lavorando al superamento dei grandi centri di accoglienza. Ospitalità diffusa significa, per Minniti, investire sul futuro del Paese: “Integrare mentre si accoglie permette di creare politiche di sicurezza per il presente e il futuro, perché chi è integrato difficilmente diventa un punto di rottura della società”. Per questo “il messaggio che parte da Milano e un messaggio significativo”, che non si esaurisce con la firma di oggi, ma che definisce un approccio messo a punto in 3 mesi di incontri tra il prefetto Luciana Lamorgese e i Sindaci del territorio. “Alla fine di questi incontri” ha spiegato la stessa Lamorgese ripercorrendo “la gestazione” del protocollo, “ho capito che i Sindaci avevano manifestato una disponibilità di massima a questo piano di accoglienza ma sentivano il bisogno di chiarezza sui ruoli, l’unico modo era mettere nero su bianco i vari aspetti”. L’intesa stabilisce infatti l’impegno dei Sindaci a trovare, insieme alle associazioni di settore, gli immobili, a dialogare con la cittadinanza e a mobilitare il volontariato per quanto riguarda i percorsi di integrazione. Su questo sfondo la prefettura “farà da stazione appaltante e organizzerà un tavolo mensile di monitoraggio” ha spiegato il prefetto, ricordando come l’ampliamento dell’accoglienza sia una delle sue priorità, e ringraziando a sua volta i primi cittadini firmatari. Tra questi il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha ribadito l’impegno della città nell’accoglienza: “di fronte ad un fenomeno che occuperà i prossimi anni noi non ci gireremo dall’altra parte”.