I numeri del volontariato registrati dallo sportello Csv Emilia hanno visto un vero e proprio “boom” di contatti nel periodo marzo-maggio 2020, in concomitanza con la fase acuta dell’emergenza, per poi continuare a ricevere adesioni, lungo tutto l’arco dell’anno.
L’attivazione delle risorse umane e sociali ha portato il Comune a rinnovare una convenzione con Csv Emilia per la co-gestione e co-progettazione di progetti di volontariato civico. Lo sportello Csv Emilia, partner del progetto comunale R+, costituisce infatti uno strumento per favorire l’incontro tra domanda e offerta di volontari e permettere a ciascuno di trovare il progetto in cui spendere al meglio le proprie competenze e disponibilità.
“A Reggio Emilia il volontariato resta un tratto distintivo della comunità, dice l’assessore comunale alla Partecipazione Lanfranco De Franco. Nonostante la pandemia e l’emergenza che stiamo attraversando, i cittadini mantengono interesse e motivazioni per l’aiuto nei confronti di altre persone, nella cura dei beni comuni e anche nel supporto alle attività che stanno caratterizzando questa fase. I volontari sono stati fondamentali fin dal primo lockdown nella distribuzione delle mascherine e dei pasti a domicilio, per passare, di recente, alla cura degli animali domestici dei quarantenati. R+ è un progetto importante perché non è un progetto esclusivo del Comune, ma attraverso il rapporto con il Centro servizi per il volontariato dà respiro a tutto il mondo del terzo settore reggiano, realizzando un progetto a più voci e conferma che dai momenti di crisi si esce con il contributo di tutti.”
“Questo è un progetto che condivide sia le realtà pubbliche che quelle del Terzo Settore, un esempio di lavoro e impegno per il bene comune che si concretizza in tanti modi con cui aiutare le persone e la collettività” sottolinea Umberto Bedogni, vicepresidente di Csv Emilia, il Centro di servizio per il volontariato per le province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.
Nel corso del 2020 sono stati 285 i cittadini, 189 residenti nel Comune di Reggio, che hanno contattato lo sportello di orientamento Csv Emilia per ricevere informazioni rispetto alla possibilità di diventare volontario, la maggior parte donne (62%) e persone giovani, appartenenti alle fasce 25-34 anni (29%) e 35-44 anni (20%), complice il fatto che, per le restrizioni del Dpcm in vigore, non è stato possibile coinvolgere né i minorenni, né gli over 65.
Dei 285 attivati, 128 si sono occupati di progetti legati alla consegna domiciliare di pacchi alimentari o della spesa (18 progetti su un totale di 25, attivi nel periodo marzo-maggio), messi in campo per rispondere a bisogni e necessità emerse nel periodo di massima emergenza sanitaria. Altri volontari sono stati invece coinvolti in progetti di supporto dell’infanzia (aiuto compiti) e sostegno di persone non autonome. Dai dati del volontariato 2020 emerge una significativa attivazione dei giovani, sostenuta anche dall’ufficio Infogiovani del Comune di Reggio e dal servizio “Giovani protagonisti” grazie ai quali è stato possibile offrire agli under 30 una vasta scelta di opportunità di volontariato ‘tagliate’ su una fascia di età giovane.
Uno dei settori che ha riscosso maggiore interesse da parte dei volontari, forse anche perché legato alla possibilità di trascorrere del tempo all’aperto, è stato quello dell’ambiente. Rispetto a questo ambito, sono nati numerosi gruppi informali, nati spontaneamente al di là dei progetti R+ e dello sportello Csv Emilia. Da marzo 2020, oltre 200 persone sono state coinvolte in dieci diverse iniziative di raccolta dei rifiuti abbandonati, che hanno portato alla raccolta di una media di 50 sacchi (da 120 litri) di rifiuti a iniziativa, per un totale di 500 sacchi (60mila litri).
Fonte: Reggio Emilia