A Modena, smart city non è soltanto sinonimo di tecnologie avanzate, ma anche di “laboratorio aperto di cultura e creatività”. Progetto che cuberà 800mila euro. Ecco perché c’è tempo sino al 6 aprile per partecipare al bando pubblicato dal Comune emiliano per la “Concessione di servizi per il Laboratorio Aperto di Modena”, concessione che durerà otto anni prevedendo, appunto, un contributo iniziale di 800mila euro in tre anni a sostegno dell’avvio, della fornitura delle attrezzature e delle agevolazioni sul canone di concessione dell’immobile. In altre parole, il Comune sta cercando operatori economici, individuali o associati, interessati a gestire tutte le attività che si svilupperanno all’interno del nuovo “Laboratorio Aperto”, ospitato all’interno dell’ex Centrale Aem, edificio di archeologia industriale riqualificato nel 2017 nel comparto ex Amcm dove sorgerà il polo della creatività e la nuova sede di Emilia Romagna Teatro.
Il Laboratorio Aperto di Modena fa parte di una rete di dieci centri analoghi che stanno nascendo in Emilia-Romagna grazie a contributi europei e regionali. È un luogo di ricerca, innovazione e sperimentazione per la cultura lo spettacolo e la creatività. È uno spazio in cui fare impresa e sviluppare nuovi prodotti, servizi, tecnologie. È un punto d’incontro tra professionisti, start up e istituzioni aperto ai cittadini.
In particolare, il bando è rivolto soprattutto agli operatori economici, individuali o associati, esperti in attività di accelerazione, coworking, trasferimento tecnologico e promozione d’impresa, tecnologie innovative Ict applicate alle attività culturali, creative e di spettacolo, eventi nell’ambito artistico e culturale. I concorrenti dovranno essere in grado di produrre e sviluppare prodotti e servizi sperimentali per lo spettacolo e la cultura, eventi di promozione dell’attività e della cultura digitale, formazione ai professionisti e imprese sulle tecnologie Ict applicate ai processi produttivi teatrali e culturali, oltre a gestire gli spazi dell’edificio.
Ricordiamo che il contributo di 800mila euro è finalizzato all’avvio delle attività. Ai concorrenti si richiede, pertanto, un investimento diretto per perseguire nel lungo periodo la sostenibilità economica, sviluppando una strategia di mercato e assumendo rischio d’impresa, potendo contare anche sulla messa a disposizione di arredi e attrezzature tecnologiche nell’ambito del finanziamento dell’Unione europea nell’asse 6 “Città attrattive e partecipate” tema “Cultura, spettacolo e creatività”, attraverso il Por Fesr 2014 -2020 della Regione Emilia-Romagna, oltre alle agevolazioni sul canone dell’immobile.