Una recente nota ISTAT analizza la dimensione territoriale delle strutture museali delle Aree Interne, cioè i territori caratterizzati da marginalità e difficoltà nella disponibilità di beni e servizi fondamentali.
La nuova mappatura della Strategia Nazionale delle Aree Interne ripartisce i Comuni italiani in 2 categorie: le Aree Centro, che comprendono 4.069 Comuni (51% del totale), e le Aree Interne, con 3.834 Comuni (il restante 48%). I Comuni del secondo insieme sono distinti in 1.928 Comuni Intermedi, in quanto la loro distanza dal Polo più vicino è percorribile con un‘auto privata tra i 27 e 40 minuti; 1.524 Comuni Periferici, distanti tra 41 e 66 minuti; e 382 Comuni Ultraperiferici, cioè i Comuni, montani o isolani, svantaggiati in termini di accessibilità distanti non meno di 67 minuti dal più vicino Comune dotato di servizi essenziali.
Le Aree Interne sono diffuse soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, con 1.718 Comuni pari al 45% del totale, concentrati in Basilicata, Sicilia, Molise e Sardegna. Nel Centro-Italia, si contano 532 Comuni, soprattutto nel Lazio e in Toscana, mentre nel Nord-ovest e nel Nord-est i Comuni appartenenti alle Aree Interne sono il 41% del totale (1.584); la Lombardia e il Piemonte tra le regioni con il maggior numero di Comuni con Aree Interne.
La superficie delle Aree copre il 60% del territorio nazionale dove vivono 13 milioni di persone, cioè il 23% della popolazione, con una densità di 76 abitanti per km2. Generalmente i Comuni della Aree Interne sono di piccole e medie dimensioni, ma non mancano eccezioni di Comuni capoluogo come Matera (60mila abitanti), Nuoro, Enna e Isernia, che, malgrado la popolazione numerosa, sono penalizzate dalla carenza di alcuni servizi essenziali. La maggior parte degli abitanti delle Aree Interne, 8 milioni di persone, il 14% dei residenti in Italia, vive nei Comuni Intermedi; 4,6 milioni (8%) abitano in Comuni Periferici, mentre 711mila persone vivono in aree Ultraperiferiche (1,2%).
Una misura della fragilità economica e sociale di tali territori è data dai fenomeni di spopolamento e invecchiamento della popolazione, dal 2014 al 2024, la popolazione residente nelle Aree interne è diminuita del 5% (da 14 a 13 milioni e 300mila individui), mentre quella dei Centri dell’1,4%. L’indice di vecchiaia, cioè il rapporto tra la popolazione ultra-65enne e quella fino a 14 anni di età, è 225 nei Comuni Periferici e 243 in quelli Ultra-periferici a fronte di un valore medio nazionale di 200.
Tra i centri appartenenti a questo cluster territoriale, 1.110, cioè il 29% dei Comuni delle Aeree Interne, ospitano almeno 1 museo, 1 monumento o 1 sito archeologico.
La maggior parte (65%) dei Comuni delle Aree Interne dotati di strutture del patrimonio culturale aperte al pubblico, si trova nelle zone meno urbanizzate e rurali con un basso numero di abitazioni. Quasi tutti i Comuni delle Aree Interne con musei, siti archeologici o monumenti si trovano in zone collinari o montane, mentre quelli costieri sono più rari.
Nei Comuni delle Aree Interne dotati di almeno 1 luogo del patrimonio culturale risiedono 7 milioni di persone, il 50% dei 13 milioni di persone che vivono nelle Aree Interne.
Tuttavia, si rilevano significative differenze territoriali, sono dotati di 1 struttura museale il 41% dei Comuni delle Aree Interne del Nord, il 36% di quelli del Mezzogiorno e il 23% del Centro, mentre la quota di residenti nei Comuni delle Aree interne dotati di almeno 1 struttura è pari rispettivamente al 46% nel Nord, al 44% nel Mezzogiorno e al 69% dei residenti delle Aree Interne nel Centro.
Fonte: ISTAT