Con una eccezione non trascurabile, il mondo della politica abbandona la cravatta. Numerosi vip dei palazzi mettono la cravatta sempre meno, con la conseguenza che per molti politici non è più un accessorio indispensabile dell’uniforme. Per il nostro premier Matteo Renzi, che pure regalò una cravatta allo “scravattato” Alexis Tsipras, levarsela è un’abitudine quando il comizio politico diventa troppo acceso. Mentre a Washington, Barack Obama la usa così poco che nel 2013 il sito web Business Insider si interrò’: “Non è che il presidente sta uccidendo il business della cravatta?”.
Donald Trump è rimasto solo o quasi tra i leader del globo che sempre più numerosi snobbano il “nodo al collo”. Il New York Times ha puntato i riflettori sulla peculiarità del candidato repubblicano che ormai sembra correre senza ostacoli verso la nomination. Tranne che all’inizio della campagna elettorale, a qualche fiera del bestiame in Iowa, il tycoon del cemento se l’è sempre messa, ed è un’italiana Brioni, quando non sono quelle con l’etichetta Trump che Donald fa produrre in massa da manodopera a buon mercato in Cina.
Gli esempi di politici senza cravatta ormai non si contano: Barack non l’ha messa alla conferenza stampa per la morte del giudice della Corte Suprema Antonin Scalia in febbraio, né in settembre alla cena che ha inaugurato la visita del presidente cinese Xi Jinping a cui lo stesso Xi si è presentato a colletto sbottonato così come il vice-presidente Joe Biden, il segretario di Stato John Kerry e il ministro dl Tesoro Jacob Lew.
Secondo Tammy Haddad, consulente mediatico di Washington, l’allergia di Barack al “nodo al collo” è la metafora “di come questo presidente stia cercando di rendere la politica più umana”. E non è solo l’amministrazione Obama: Jeb Bush non aveva cravatta quando ha annunciato la sua (fallita) corsa presidenziale, mentre Bernie Sanders la mette un giorno sì e uno no. Né è solo un trend americano (o nordamericano, vedi Sergio Marchionne): quando un Obama senza cravatta è andato a cena a Londra con i principi Harry e William, anche loro erano “scravattati”. Mentre sabato scorso, per la cerimonia dell’insediamento sotto le volte gotiche della cattedrale di Southwark il nuovo sindaco della capitale britannica Sadiq Khan ha giurato in abito blu, camicia bianca e niente nodo al collo al termine di quella che molti sudditi di sua maestà hanno definito “la campagna più informale a memoria d’uomo”.