Per il 2024 torna “Ragazze Digitali”, l’iniziativa di Regione Emilia-Romagna che prevede 26 campi estivi gratuiti dedicati alle studentesse che vogliono mettere alla prova e accrescere le competenze digitali. Gli incontri, finanziati dalla Regione Emilia-Romagna con 280mila euro provenienti dal Fondo sociale europeo Plus: il doppio delle risorse stanziate lo scorso anno (150mila euro), che permetteranno di organizzare 10 campi in più, per raggiungere anche le aree montane e interne. Il progetto è finalizzato a superare gli stereotipi, sostenere le ragazze nella scelta di un percorso universitario nelle discipline tecnico-scientifiche e ridurre il divario di genere nel digitale. Le esperienze formative saranno organizzate durante il periodo estivo e coinvolgeranno le studentesse del 3° e 4° anno delle scuole secondarie di 2° grado (superiori).
14 campi saranno ospitati in 10 città capoluogo (alcune ospiteranno più edizioni) grazie alle Università presenti in regione che offrono corsi di laurea improntati al digitale (Università di Bologna, Università di Ferrara, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, oltre che il Politecnico di Milano sulla sede di Piacenza). Gli atenei metteranno a disposizione aule e laboratori di ricerca. Altri 12 campi sono previsti nei comuni non sede universitaria, negli spazi messi a disposizione da scuole e altre istituzioni; le sedi previste sono a Castelnovo ne’ Monti, Correggio, Guastalla e Montecchio Emilia (RE); Finale Emilia e Mirandola (MO), San Giovanni in Persiceto e Casalecchio di Reno (BO); Imola; Cento e Jolanda di Savoia (FE); Lugo (RA).
Oltre ad approfondire le discipline tecniche e scientifiche, le partecipanti saranno coinvolte in laboratori formativi, seminari divulgativi e di sensibilizzazione e in attività di orientamento universitario. Svilupperanno in modo divertente e creativo progetti digitali quali app, prodotti di intelligenza artificiale, videogiochi; prenderanno anche parte a visite guidate nei luoghi di eccellenza dell’innovazione tecnologica dell’Emilia-Romagna. I campi estivi potranno arrivare a 52 ore di attività per garantire la migliore qualità formativa ed esperienziale alle partecipanti.
“In Italia 1 impresa su 3 dichiara di avere difficoltà nel reperire specialisti nel settore ICT, ma di 73mila laureati in materie scientifiche, le donne sono il 39%, hanno commentato gli Assessori all’Agenda digitale e alla Scuola, Paola Salomoni, e alle Pari opportunità, Barbara Lori. In Emilia-Romagna vogliamo superare le barriere che pregiudicano pari diritti e opportunità di carriera. Quest’anno la proposta si estende nei territori, raggiungendo le aree interne e montane, perché le ragazze devono poter accedere alla cultura digitale indipendentemente dalla zona di provenienza. Un progetto che sta dando buoni risultati e sul quale abbiamo deciso di rafforzare l’investimento”.
Fonte: Regione Emilia Romagna