Nel mondo avanza il processo d’invecchiamento della popolazione, assoluto e relativo. Secondo le previsioni contenute nel rapporto del Pew Research Center, il 2050 sarà l’anno del record dei centenari almeno in cinque Paesi del mondo: Giappone, Italia, Stati Uniti, Cina ed India. Nei prossimi 35 anni quindi il numero degli over 99 aumenterà sfiorando i 3,7 milioni, otto volte più numerosi rispetto agli attuali 451.000.
Basandosi sui dati del Dipartimento di Economia e Affari sociali delle Nazioni Unite, consideriamo come in poco più di trent’anni oltre la metà dei centenari e ultracentenari di tutto il mondo sarà concentrata nei suddetti Paesi. E già oggi Giappone e Italia sono al primo posto per il rapporto dei centenari sulla popolazione, con le statistiche che indicano la parabola ascendente dei prossimi decenni. Una tendenza prevedibile considerando che solo dal 1990 ad oggi, il numero delle persone con più di cento anni nel mondo si è quasi quintuplicato, salendo da 95.000 a 451.000. Vale a dire che nel 1990 coloro che arrivavano alle cento primavere erano il 2,9 ogni 10.000 persone, mentre oggi sono diventate 7,4 per 10.000, con una proiezione al 2050 di 23,6 ogni 10.000 individui. Secondo la ricerca del Dipartimento di Economia e Affari sociali delle Nazioni Unite, le basi di questo fenomeno sono state gettate sin dall’inizio degli anni ’90 del secolo scorso, quando le persone di oltre 80 anni (che allora erano il riferimento più anziano della popolazione) hanno cominciato a diventare sempre più numerose. Oggi considerando il numero dei centenari ogni 10.000 over 65, il Giappone è al primo posto nel mondo con 4,8, seguito dall’ Italia con 4,1, dagli Stati Uniti con 2,2, dalla Cina con 0,3 e dall’India con 0,2. Scenari importanti che impongono nuove sfide.