“Il Pnrr è una sfida decisiva per il nostro Paese e i nostri Comuni. In questo momento prevale l’impegno e la determinazione e dobbiamo dare il massimo per cogliere questa opportunità irripetibile, figlia di una iniziativa politica che ha visto l’Italia in prima fila dopo la crisi drammatica che abbiamo attraversato”.
Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha aperto i lavori di “Missione Italia”, l’evento Anci che alla Nuvola di Roma farà per due giorni il punto della situazione sul Pnrr.
“L’Italia ha una responsabilità, verso i propri cittadini e verso l’Europa, l’Unione Europea ci guarda e questo per noi sarà un test importante”, ha sottolineato il sindaco di Roma Capitale ribadendo l’importanza di Missione Italia, che anche quest’anno si pone come un momento di confronto stimolante per fare il punto sugli investimenti.
“A Roma stiamo lavorando a tante sfide complesse ma i risulti ad oggi sono soddisfacenti, stiamo rispettando la tabella di marcia per tutti gli interventi – ha precisato Gualtieri -. Siamo soggetti attuatori di 279 progetti di Pnrr per un miliardo e centocinquanta mila euro, più altri progetti di cui non siamo soggetti attuatori. Ci sono criticità ma siamo ottimisti. Finora abbiamo rispettato le milestone, siamo in linea coi cronoprogrammi”. Inoltre, il Piano Nazionale di ripresa e resilienza a Roma “si lega anche alla sfida del Giubileo. Siamo una città che si sta per trasformare in un grande cantiere ma è una grandissima opportunità”.
In generale, per il sindaco di Roma è importante che questa “ambizione trasformativa” sia accompagnata dall’incoraggiamento della transizione energetica, l’abbattimento delle emissioni, il sostegno al trasporto pubblico, la digitalizzazione dei servizi e la riduzione delle diseguaglianze”.
Infine, sul Pnrr “vedo il bicchiere mezzo pieno, sia per Roma sia per la stragrande maggioranza dei Comuni che stanno facendo la loro parte, quindi noi ci siamo”, pertanto l’auspicio è che “sia occasione colta appieno dall’Italia, anche di ottimizzare e riallocare le risorse, e soprattutto non rinunciarci”.
“L’ostacolo più grande? L’ostacolo vero è il personale, a un certo punto la nostra capacità produttiva è limitata dalla questione del personale”. Lo ha detto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, al convegno su Pnrr e Comuni promosso dall’Anci e in corso alla Nuvola di Roma. Rispondendo alle domande di Gianni Trovati del Sole 24 Ore, Lepore lanciato un vero e proprio ‘allarme del personale’. “Il nostro comune ha 1 miliardo e 80 mln di euro in arrivo e mentre spendiamo queste risorse a beneficio di tutta l’area metropolitana, sappiamo che ci sono 8,5 miliardi di investimenti sulle infrastrutture. Ma se manca il personale per dare seguito a tutto questo – ha aggiunto – non possiamo andare avanti. Oggi la prima cosa su cui dobbiamo investire è il personale per il quale simo vincolati anche per lo svolgimento dell’ordinaria amministrazione”.
Da parte sua Dario Nardella, sindaco di Firenze e coordinatore Anci delle Aree metropolitane, ha evidenziato come “la cosa interessante del Pnrr è che è un volano che moltiplica risorse e in questo senso accolgo e rilancio l’appello al governo del presidente Anci Antonio Decaro, visto che sono state previste procedure semplificate, che si estenda questa semplificazione a tutte le altre procedure, altrimenti avremo un sistema strabico”.
Nardella ha spiegato che a Firenze si è in linea con il dato ‘nazionale’ dato da Decaro, cioè del 91 per cento dei fondi Pnrr assegnati” in modo da poter completare praticamente quasi tutti i progetti “tranne che quello dello stadio”. Alla domanda del moderatore sul perché il progetto di Venezia sia stato approvato e quello di Firenze no, ha risposto: “Beh tra colleghi sindaci ci si fa i complimenti – ha detto con riferimento a Luigi Brugnaro, primo cittadino di Venezia -, non lo so, forse sono la persona sbagliata cui fare questa domanda, forse andrebbe fatta al governo italiano”.
“Il Pnrr è impostato bene, avrà effetti reali sui territori. L’impatto che avranno le misure assegnate ai Comuni se ben spese e se i progetti sono stati fatti con criterio, saranno rilevanti. Se devo trovare un qualcosa sui cui si poteva fare un po’, penso all’edilizia residenziale pubblica”. Così Alessandro Canelli, delegato alla finanza locale Anci, alla domanda posta dal giornalista se i contenuti e le missioni del Pnrr rispondano alle esigenze attuali dei comuni al di là dei fondi. “Riqualificare gli edifici pubblici non è solo un lavoro edilizio ma anche un attivatore di PIL, creazione di posti di lavoro, ripresa economica per le imprese, minor costo energetico, più efficientamento energetico, bollette meno care per i cittadini. Genera bene economico per la popolazione e contemporaneamente riqualificazione urbana”. Il Sindaco di Novara e Presidente Ifel, alla domanda posta nell’intervista sulla sostenibilità e sulla gestione nel tempo del Pnrr, ha risposto invece che “negli anni c’è stato chiesto di dare un grande contributo per il risanamento della finanza pubblica ma nel frattempo il quadro generale è cambiato. Oggi il costo dell’energia, nonostante sia leggermente calato, non è tornato ai livelli pre-Covid. Inoltre, abbiamo incontrato i collettivi nazionali del lavoro, i comuni hanno maggiori costi per il personale e vi è tensione più in generale sui costi dei servi erogati ai cittadini”.
“In prospettiva – ha chiuso Canelli – ci preoccupa la tenuta e gestione, la sostenibilità nel tempo delle opere realizzate con le risorse del Pnrr perché queste opere avranno una ripercussione sulla parte corrente e gestionale del futuro delle amministrazioni. In prospettiva crescerà la spesa corrente. Bisogna ripensare le regole di finanza pubblica del paese, senza penalizzare nessuno, ma bisogna individuare e rivedere il sistema della perequazione perché deve essere insieme sia orizzonte che verticale. I comuni sono il primo fronte aperto e vicino ai cittadini. Avviamo una riflessione concreta, preveniamo più che curare”.
Fonte: #MissioneItalia 23 – La voce dei sindaci