Check-up energetico per efficientare musei e palazzi storici, laser per la diagnostica avanzata, protezioni e sensori e anti-sismici e batteri ‘pulitori’ per il biorestauro: sono alcune delle tecnologie innovative per la tutela del patrimonio artistico e ridurre la spesa per l’energia che l’Enea ha presentato al XXIII Salone del Restauro di Ferrara, dove oggi, 8 aprile, nel proprio spazio espositivo, l’Agenzia terrà un seminario alle attività di diagnosi energetica già in corso, ad esempio su alcuni edifici storici di Roma: Palazzo Montecitorio, Palazzo del Seminario e la Piccola Farnesina ai Baullari, sede del Museo Barracco. Il tema dell’efficienza, così come quello della messa in sicurezza dal rischio sismico del patrimonio culturale italiano – spiega l’Agenzia nell’ultimo numero della sua newsletter – sono stati anche al centro dell’incontro fra il presidente dell’Enea, Federico Testa, e il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, per approfondire le possibili collaborazioni in questi settori. Secondo alcune stime, il parco museale nazionale consiste di oltre 5mila poli, con consumi fra i più elevati della Pubblica amministrazione, aumentati del 50% rispetto agli anni ’80 e con una spesa annua complessiva di circa 250 milioni di euro. “Abbiamo scelto di partecipare a quest’edizione del Salone, incentrata sui musei, per presentare quanto Enea possa fare per efficientare un patrimonio unico, costituito molto spesso da edifici storici con elevati consumi energetici. Da qui l’importanza – ha spiegato Testa – della diagnosi energetica, un vero e proprio check-up per individuare e quantificare le dispersioni termiche e pianificare interventi per ridurre i consumi, nel pieno rispetto delle caratteristiche del patrimonio architettonico”. La riqualificazione energetica, ha aggiunto Testa, può esser applicata anche a centri storici: è il caso, ad esempio di Serravalle, nel Comune di Vittorio Veneto, dove l’Enea ha recuperato in chiave green un intero nucleo urbano di novantamila metri quadrati.
Tra le altre soluzioni presentate dall’Enea a Ferrara: protezioni antisismiche (ad esempio i basamenti per i Bronzi di Riace), sistemi di isolamento sismico per edifici storici, monitoraggio delle vibrazioni ambientali (interventi effettuati su obelischi e colonne coclidi a Roma), due tecnologie laser per il restauro e otto per la diagnostica (Cappella Sistina) e il biorestauro, ovvero i batteri “pulitori”, capaci di rimuovere depositi di varia natura dalle opere d’arte (a Roma, Casina Farnese al Palatino, Musei Vaticani, Domus Aurea e Galleria Nazionale di Arte Moderna).