Tutto è pronto per l’inizio di Smart Life, il Festival dedicato alla cultura digitale che si tiene a Modena dal 29 settembre al 2 ottobre: 80 appuntamenti dedicati a tecnologia, innovazione ma anche arte, sanità, scuola e spettacolo animeranno la vita della città approfondendo il rapporto uomo e macchina nei diversi campi affrontati. Non a caso la kermesse, giunta alla sua 7° edizione, è dedicata al tema dell’”Umanesimo 5.0”, sviluppando il rapporto tra uomo e tecnologia, una specifica sessione è dedicata alla scuola (Smart Life School, con il coinvolgimento degli istituti comprensivi della città) ma non solo vengono sviluppati anche altri temi: dai Big Data alla Privacy digitale, dalla Telemedicina alle nuove frontiere della salute, fino a Impresa e professioni 5.0, a Human Design, alla Pubblica amministrazione tra accessibilità e partecipazione, alle Media & Performing Arts.
Quest’anno viene proposta anche una programmazione serale con installazioni, performance, deejay set e proiezioni in collaborazione con Future Film Festival: gli appuntamenti si svolgono il venerdì nel cortile della Fondazione San Carlo, il sabato nel cortile del Tempio, domenica al cinema Astra e alla Chiesa del San Carlo. Gli appuntamenti sono in presenza, ma il festival prevede anche un palinsesto di dirette streaming che potranno essere seguite sul sito www.smartlifefestival.it.
L’obiettivo della manifestazione è di promuovere una riflessione su come affrontare una delle più significative trasformazioni che caratterizzano il nostro tempo: la costruzione di una “super smart society”, una società che non si affida alla sola tecnologia per disegnare il proprio futuro, ma continua ad avere al centro la dimensione umana e le sfide della sostenibilità sociale ed ambientale. Le sfide attorno alle quali si sviluppa il modello di società del cosiddetto “Umanesimo 5.0” sono quelle di saper coniugare progresso economico e sociale, saperi tecnico-scientifici e umanistici, interessi individuali e collettivi, ambienti digitali e fisici, dimensione locale e globale, integrando in modo inclusivo e sostenibile le nuove tecnologie non soltanto nel tessuto produttivo, ma anche nella vita concreta degli individui e delle comunità.
L’iniziativa è frutto della collaborazione fra Comune di Modena, Fondazione Collegio San Carlo, Fondazione Modena, Unimore, Provincia di Modena e molti altri fra cui diverse associazioni del territorio come CNA Confesercenti e Confindustria Emilia.