Il principio Do No Significant Harm (DNSH) prevede che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente. Il suo rispetto è condizione fondamentale per accedere ai finanziamenti previsti dal Piano.
Il DNSH è stato il tema al centro della ventunesima riunione del Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale, svolta il 16 settembre scorso.
Al Tavolo permanente, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e coordinato dal Presidente del CNEL, Tiziano Treu, partecipano i rappresentanti delle parti sociali, del Governo, delle Regioni, delle Province autonome, degli Enti locali, di Roma Capitale, delle categorie produttive e sociali, del sistema dell’università e della ricerca, della società civile e delle organizzazioni della cittadinanza attiva.
Alla riunione hanno partecipato con propri interventi Francesca Cappiello, Dirigente dell’Unità di Missione NG-EU del Ministero dell’economia e delle finanze, Silvia Grandi, Direttore generale “Economia circolare” del Ministero della transizione ecologica, e Francesco Monaco, Capo Dipartimento Supporto ai Comuni e Studi politiche europee dell’Istituto per la finanza e l’economia locale (IFEL).
Il principio DNSH costituisce uno degli strumenti fondamentali per garantire che i Piani di ripresa e resilienza di ciascuno Stato promuovano misure che sostengano il contrasto al cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale. I Piani devono destinare, inoltre, almeno il 37 per cento delle risorse stanziate a misure che concorrono agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici e di tutela dell’ambiente.
Per assistere le amministrazioni preposte alla gestione degli interventi del Piano, nel dicembre 2021 è stata redatta una Guida operativa, pubblicata anche in questo sito, che ha lo scopo di fornire orientamenti e riferimenti utili e indicare gli elementi necessari a documentare il rispetto dei requisiti DNSH. Nella maggior parte dei casi, la normativa nazionale di riferimento è già conforme al principio DNSH e nell’ordinamento nazionale sono previste certificazioni ambientali idonee. Nei casi in cui il rispetto del principio imponga requisiti aggiuntivi, questi sono evidenziati nelle schede tecniche presenti nella Guida.
Nelle prossime settimane sarà reso disponibile un aggiornamento della Guida operativa, che terrà conto anche delle segnalazioni formulate dalle Amministrazioni interessate.
CONSULTA LE SLIDES DEL MEF
CONSULTA LE SLIDES DEL MITE
CONSULTA LE SLIDES DI IFEL
Fonte: Italia Domani