Le strategie per fare della Toscana una realtà connessa, digitalizzata e in grado di padroneggiare gli strumenti informatici, sono state illustrate nel corso dell’incontro “Toscana digitale: istruzioni per l’uso”, ne hanno parlato il Presidente Eugenio Giani, l’Assessore alla digitalizzazione, Stefano Ciuoffo, e quelli al lavoro e formazione, al diritto alla salute e all’economia Alessandra Nardini, Simone Bezzini e Leonardo Marras.
“L’obiettivo, ha spiegato il Presidente Giani, è di sviluppare le competenze digitali e le capacità di utilizzare al meglio la rete da parte di coloro che vivono e lavorano in Toscana. Per farlo i nostri uffici hanno predisposto le strategie necessarie, investiremo una parte significativa delle risorse che ci arriveranno dal PNRR e dal dipartimento per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale che fa capo al Ministro Colao. Vogliamo che nessuno rimanga indietro rispetto alla necessità di innovarci e connetterci meglio e per farlo partiremo da chi ne ha più necessità, dagli anziani e dai soggetti fragili, ma anche dalle donne. che i dati ci dicono essere meno formate degli uomini, senza dimenticare, artigiani, imprese, commercianti e altre categorie”.
Stando alle statistiche, l’80% dei cittadini della Toscana sono connessi, ma solo il 31,7% interagisce online con la Pubblica Amministrazione nonostante solo il 38% della popolazione con più di 14 anni non ha mai utilizzato la rete per l’acquisto di beni e servizi da privati. Per ovviare a questo dato e per consolidare il processo di trasformazione digitale, Regione Toscana punta sulla figura del facilitatore digitale, un profilo accreditato da corsi di formazioni calendarizzati per novembre con l’obiettivo di creare esperti in grado di procedere all’alfabetizzazione digitale dei cittadini. I facilitatori saranno di 2 tipologie: i professionisti e i volontari; i primi faranno capo agli sportelli aperti al pubblico, i secondi alle associazioni del terzo settore e presiederanno i punti Paas, i Punti di accesso assistito ai servizi, avviati anni fa dalla Regione rendendoli centri di facilitazione digitale con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze generazionali esistenti nel rapporto con le piattaforme digitali. Al momento abbiamo una realtà regionale in linea con i dati nazionali, in un quadro in cui l’Italia è nella parte bassa della classifica europea.
Secondo l’Ict, l’indice che riguarda le tecnologie informatiche e della comunicazione, in Toscana il 77,4% delle famiglie dichiara di possedere un accesso a internet, a fronte di un 76,1% a livello nazionale. La scelta delle famiglie toscane di non dotarsi di una connessione internet domestica dipende nel 51,2% dei casi dall’incapacità di utilizzarlo e nel 33,3% dall’idea che internet non sia un mezzo utile o interessante; solo il 57,8% dei singoli cittadini toscani utilizza un PC e solo il 73,7% dei cittadini toscani con più di 6 anni utilizza internet; tra questi l’87,7% dei cittadini toscani sopra i 14 anni ha utilizzato internet per servizi di messaggeria istantanea e il 63% per effettuare chiamate o videochiamate. L’interazione online con la Pubblica amministrazione si limita a una percentuale del 31,7%, benché sia solo il 38% della popolazione con più di 14 anni a non aver mai utilizzato la rete per l’acquisto di beni e servizi da privati.
Dopo quello destinato ad accrescere quelle dei cittadini, il 2° asse della strategia regionale è rivolto alle competenze per l’economia digitale.
“Manifattura avanzata, turismo e commercio sono materie il cui sviluppo si lega al digitale, sottolinea l’Assessore all’economia e al turismo, Leonardo Marras, e continueremo a lavorare per incentivare il trasferimento di sapere digitale dalle scuole e dal mondo accademico e della ricerca al tessuto produttivo; implementare l’ecosistema turistico digitale con strumenti che consentano di avere a disposizione i dati e sfruttare le potenzialità delle rete; sviluppare un sistema di supporto per le piccole realtà del commercio e dell’artigianato di prossimità”.
Il 3° ed il 4° asse riguardano il lavoro e l’istruzione digitale, dove l’Assessore all’istruzione, lavoro e formazione, Alessandra Nardini sottolinea: “In questi anni ci siamo impegnati nel formare i ragazzi e i docenti, rispetto all’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici e digitali e all’accesso sicuro alla rete con il progetto del Patentino Digitale. Anche sul fronte universitario abbiamo messo in campo il bando a supporto della didattica a distanza durante la pandemia, i bandi Assegni di Ricerca e i Dottorati di Ricerca Pegaso per i quali il 57% delle borse finanziate sono riconducibili alle competenze digitali. Il digitale è anche una risorsa per fare formazione in modo innovativo, da anni la Regione Toscana mette a disposizione in forma gratuita, prodotti e servizi formativi su argomenti trasversali o specialistici attraverso il sistema di web learning TRIO. La prossimità dei servizi appare poi una delle sfide più importanti, in Toscana la rete dei Centri per l’Impiego, garantisce una diffusione territoriale capillare a cui si aggiunge un’offerta di servizi digitali. Rientra in questa strategia il Portale Toscana Lavoro promosso, realizzato e sviluppato da Regione e ARTI: un centro per l’impiego online nato per facilitare l’incontro tra chi offre e chi cerca lavoro, a cui si sono registrati 106223 utenti, 12281 aziende, 97 Agenzie per il Lavoro, per 1985 offerte di lavoro attualmente disponibili.”