Il dramma dello spopolamento di borghi e piccoli Comuni imperversa in diverse aree interne del Belpaese. Non ultimo il caso della Sardegna, dove 31 paesi potrebbero rimanere senza abitanti. A lanciare l’allarme i Sindaci di un gruppo di piccoli Comuni dell’isola che si stanno interrogando sul futuro dei centri più isolati e meno popolati. Secondo il Comitato regionale emigrazione e immigrazione, l’ anno scorso su un totale di 377 paesi sardi ben 373 hanno perso almeno un residente: di questo passo, 300 resteranno quasi certamente vuoti, mentre 31 corrono il rischio di scomparire entro 50 anni. Per salvare questi centri, che spesso custodiscono tradizioni, storie ed edifici interessanti, i Sindaci chiedono al Governo fondi per costruire sul territorio imprese, una rete di trasporti, scuole, ospedali e la connessione ultraveloce. In tal modo, i giovani potranno tornare nei paesi abbandonati e, progressivamente, ripopolarli. Il caso sardo, tuttavia, non è l’unico. In Italia i piccoli borghi sono oltre cinquemila, molti dei quali contano poche decine di abitanti. Attualmente, in prospettiva, per loro c’è soltanto una spettrale solitudine.