Sono 2.776 le proposte progettuali candidate a partecipare all’avviso pubblico per infrastrutture e servizi sociali di comunità nelle aree interne. I termini per la presentazione delle domande scadevano alle ore 14.00 dello scorso 15 giugno.
Il valore complessivo delle domande presentate sfiora i due miliardi (1.940 milioni di euro), a fronte dei 500 milioni di euro messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell’ambito della Missione 5 – Componente 3 – Investimento 1.1 a titolarità del ministro per il Sud e la Coesione territoriale.
Il 55% delle proposte è giunto dal Mezzogiorno, con 1.537 candidature dal valore complessivo di 1.022 milioni di euro. Il bando prevede una quota minima del 40% delle risorse da assegnare al Sud. Le rimanenti 1.239 domande, per un valore di 918 milioni di euro, riguardano invece le aree interne del Centro-Nord.
Gli interventi che vengono considerati prioritari sono: servizi di assistenza domiciliare per gli anziani e relative infrastrutture; infermiere e ostetriche di comunità e relative infrastrutture; rafforzamento dei piccoli ospedali; infrastrutture per l’elisoccorso; rafforzamento dei centri per disabili; centri di consulenza, servizi culturali, servizi sportivi; accoglienza dei migranti e relative infrastrutture.
I progetti dovranno essere realizzati sul territorio dei Comuni classificati come intermedi, periferici o ultraperiferici nella mappa delle aree interne 2021-2027. Il termine ultimo per il completamento degli interventi è il 30 giugno 2025.
L’obiettivo previsto dal PNRR attraverso le misure finanziate nell’ambito di questo investimento è di potenziare i servizi sociali per almeno 2 milioni di cittadini residenti nelle aree interne, dei quali almeno 900.000 nelle regioni meridionali.
Fonte: Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale