Al fine di favorire un’efficace programmazione dell’attività ispettiva nonché del monitoraggio del fenomeno del lavoro sommerso su tutto il territorio nazionale, le risultanze dell’attività di vigilanza svolta dall’Ispettorato nazionale del lavoro, dal personale ispettivo dell’INPS, dell’INAIL, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza sulle violazioni in materia di lavoro sommerso, nonché in materia di lavoro e legislazione sociale, confluiscono in un portale unico nazionale gestito dall’Ispettorato nazionale del lavoro denominato Portale Nazionale del Contrasto al Lavoro Sommerso. Lo prevede una norma proposta dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, contenuta nel Decreto legge con misure urgenti di attuazione del PNRR approvato dal Consiglio dei Ministri. Il Portale Nazionale del Contrasto al Lavoro Sommerso sostituisce e integra le banche dati esistenti attraverso le quali l’Ispettorato nazionale del lavoro, l’INPS e l’INAIL condividono le risultanze degli accertamenti ispettivi.
Nel portale, al quale accedono le amministrazioni che concorrono alla sua alimentazione, confluiscono i verbali ispettivi nonché ogni altro provvedimento consequenziale alla attività di vigilanza, ivi compresi tutti gli atti relativi ad eventuali contenziosi istaurati sul medesimo verbale. Si tratta di un ulteriore tassello per rafforzare il contrasto al lavoro sommerso portato avanti dal ministero guidato da Andrea Orlando. Nelle scorse settimane, il ministro ha insediato il Tavolo tecnico per l’approvazione del Piano nazionale di lotta al lavoro sommerso che rientra tra gli interventi previsti dal PNRR nella parte di competenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il Tavolo tecnico avrà tempo fino al 15 ottobre 2022 per elaborare il Piano nazionale, che dovrà poi essere adottato entro la fine di quest’anno, tramite un apposito Decreto Ministeriale. Il Tavolo tecnico garantirà nei prossimi mesi la corretta e puntuale elaborazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso e fra le varie funzioni delineerà un’opportuna strategia d’indirizzo dell’attività ispettiva; studierà forme e modalità concrete di denuncia da parte dei lavoratori costretti a lavorare in condizioni di lavoro irregolare e favorirà il dialogo e la collaborazione con le parti sociali.
Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali