“Montagna e città vanno visti come sistemi collaborativi, che lavorano insieme, si coordinano e cooperano al benessere del sistema metropolitano e montano. Quindi dobbiamo imparare a considerare la montagna non solo come rifugio e momento di svago ma deve affermarsi come un pieno luogo di vita, lavoro e sviluppo”. Queste le parole del presidente di Unindustria, Angelo Camilli, in occasione dell’evento “Metromontagna. Una nuova visione per le terre alte”. “Per arrestare le dinamiche di spopolamento e rilanciare il turismo nelle zone montane non bastano le pur efficaci misure sui mutui agevolati per le abitazioni ma va colmato un gap di standard di qualità della vita tra zone urbane e montane- ha spiegato Camilli- Queste ultime hanno bisogno di infrastrutture, innovazione, una nuova idea integrata di promozione turistica, i servizi, il fare impresa e la formazione. Già in questa fase il capitale umano è fondamentale e lo sarà ancora di più nei prossimi anni, che saranno di trasformazione sociale ed economica molto forte”. Nel Lazio il simbolo della montagna è il Terminillo, “la vetta più alta della regione, da sempre punto di riferimento di Roma per il turismo e risorsa importante anche per il rilancio del Lazio. Ci sono tante risorse importanti- ha sottolineato Camilli riferendosi al Pnrr- ma il tema, più che averle, è saperle spendere al meglio. Occorre che le nostre amministrazioni abbiano la capacità di ideare nuove iniziative, saperle progettare e realizzare nei tempi giusti e con i risultati che l’Europa si attende dall’utilizzo di queste risorse. Noi siamo a disposizione delle amministrazioni locali e delle autorità ma la Regione avrà un ruolo fondamentale per il coordinamento e il sostegno che potrà dare ai comuni per la realizzazione di questi programmi”.