Sono stati 26 gli APQ firmati quest’anno, una cifra record da quando, nel 2017, la Strategia Nazionale è stata avviata. Un lavoro che nel complesso ha interessato tutto il Paese, dalle Dolomiti agli Iblei, coinvolgendo 1.060 Comuni (547 nel Centro-Nord e 513 al Sud), per un totale che sfiora i 2 milioni di abitanti, le opere realizzate, avviate o in programma hanno un valore complessivo di 1.127 milioni di euro.
L’impegno del ministro per il Sud e la Coesione territoriale per le aree interne, però, non si ferma qui. Completata la mappatura di questi territori, si è già al lavoro per aumentare il numero delle aree comprese nella SNAI, così da ampliare la gamma di interventi da realizzare a beneficio dei cittadini, un obiettivo che potrà essere raggiunto grazie alla riforma introdotta nel decreto-legge ‘Governance e Semplificazioni’, che supera il complicato meccanismo dell’APQ a favore di forme di cooperazione più immediate per le amministrazioni interessate; e cambia anche il ruolo dell’Agenzia per la Coesione territoriale, che potrà essere coinvolta in maniera attiva nella realizzazione dei progetti, affiancando e sostenendo l’attività degli enti territoriali.
È opportuno ricordare che alle aree interne sono destinate non solo le risorse provenienti dalle politiche di coesione nazionali ed europee, ma anche quelle previste da specifici investimenti del PNRR e del Fondo Complementare, come quelle rivolte alla manutenzione straordinaria delle strade (già assegnati con uno stanziamento aggiuntivo inserito nella legge di Bilancio 2022), al rafforzamento di servizi e infrastrutture sociali di comunità, al consolidamento delle farmacie rurali nei piccoli Comuni, per un totale di 1.125 milioni di euro.