Dal monitoraggio civico dell’Osservatorio Appalti Verdi (OAV) di Legambiente e Fondazione Ecosistemi emerge come il capoluogo abruzzese si sia distinto per l’applicazione di tutti i CAM, i Criteri Ambientali Minimi, nelle gare di acquisto del 2020.
Da 5 anni l’OAV redige un report sull’applicazione del GPP in Italia, andando a cercare punti di forza e criticità nella sua applicazione.
Il Green Public Procurement (GPP) è la metodologia in base alla quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali nelle fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali, lo sviluppo di prodotti e servizi, attraverso l’innovazione e la scelta di soluzioni che abbiano il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita.
Uno strumento fondamentale per la transizione ecologica che unisce aspetti economici, ambientali e sociali e fa entrare nelle procedure di acquisto la sostenibilità, l’economia circolare, la lotta al cambiamento climatico, l’affermazione di criteri sociali nella dignità del lavoro e di genere, con il gender procurement.
Tutto ciò avviene grazie all’articolo 34 del codice degli appalti, obbligatorio dal 2016, che vede l’Italia sorvegliata speciale in Europa, in quanto unico Stato ad averlo. Info: appaltiverdi.net