La Commissione Europea ha dato il via libera alla riprogrammazione del PON ‘Governance e Istituzioni’. Con l’approvazione di oggi, tutti i programmi italiani presentati nell’ambito di React-EU sono stati promossi da Bruxelles.
Salgono così a oltre 11 miliardi le risorse già ricevute dall’Europa per il potenziamento delle politiche di coesione in seguito alla pandemia, mentre altri 2 miliardi circa arriveranno, come previsto, nei prossimi mesi.
Il percorso italiano di React-EU è iniziato il 9 aprile scorso, quando il ministro Mara Carfagna ha firmato e spedito a Bruxelles la proposta del piano italiano per l’utilizzo delle risorse assegnate al nostro Paese (13,5 miliardi di euro, la quota più consistente della dotazione complessiva del fondo, pari a 47,5 miliardi). Di queste, il 64% è destinato al Mezzogiorno.
Da allora, i tecnici italiani – principalmente del Dipartimento per le Politiche di Coesione – e quelli della Commissione Europea hanno lavorato di comune accordo, fino a raggiungere l’intesa prima sul piano generale e poi sul potenziamento dei singoli PON interessati dalla riprogrammazione.
Il primo finanziamento è arrivato lo scorso 5 agosto (PON ‘Imprese e competitività’), seguito appena cinque giorni dopo da quello destinato a ricerca, diritto allo studio e infrastrutture idriche. La tranche più consistente è datata 17 settembre (PON ‘SPAO’, per il Sostegno alle Politiche Attive per l’Occupazione). Oggi, infine, è arrivato l’ultimo atteso ‘sì’ da Bruxelles.
Il PON ‘Governance e Istituzioni’ è stato rifinanziato con ulteriori 1.243 milioni di euro. Di questi, 761 milioni sono destinati all’acquisto di 68 milioni di dosi di vaccini contro il Coronavirus. Nelle regioni meridionali, le autorità utilizzeranno 374 milioni per assumere nuovi operatori sanitari pubblici e coprire i costi delle ore di straordinario dei lavoratori attuali. Infine, 108 milioni contribuiranno a rafforzare la capacità amministrativa delle autorità nazionali e regionali, anche nel sistema sanitario.