Solo un italiano su due è dotato delle competenze digitali di base per interagire con Internet mentre circa un terzo ha raggiunto un discreto livello di competenze che però sono ben lontane dall’essere considerabili come avanzate: nella pratica, ciò avviene solo per circa il 3,8% del campione considerato. Questo spaccato, certamente poco confortante, emerge dai dati raccolti dallo strumento per la valutazione delle competenze digitali Digital Skill Voyager che viene offerto gratuitamente dai Punti Impresa Digitale (PID) di Unioncamere. Il percorso di transizione digitale dell’Italia si sta concentrando soprattutto su infrastrutture e tecnologie, ma il capitale umano latita: senza competenze infatti la tecnologia non può esprimersi e, di conseguenza, gli effetti positivi della trasformazione digitale verrebbero grandemente ridimensionati o vanificati. Degli oltre 2mila tra studenti, lavoratori e manager che hanno portato a termine il percorso valutativo offerto tramite Digital Skill Voyager, sembra che i laureati siano leggermente avvantaggiati nelle competenze digitali rispetto ai diplomati così come i manager, pari a poco meno del 10% dei partecipanti, risultano una preparazione generalmente più avanzata rispetto agli impiegati pari al 51,3% del campione. Peggiore appare il posizionamento degli imprenditori, circa il 11% del campione, con un 70% alle prime armi con Internet e solo un terzo di questi ha competenze digitali avanzate.