Il Comune di Padova partiva da una situazione “fortemente sbilanciata su soluzioni open source che hanno abbattuto negli anni i costi, riducendoli praticamente ai soli costi hardware dei server e delle postazioni di lavoro” sia sul fronte dei sistemi di virtualizzazione dei server sia per quanto riguarda i software di produttività e collaborazione, ci racconta Corò. “Queste condizioni hanno influenzato fortemente l’approccio al cloud”. Per il responsabile dei sistemi informativi, l’adozione del cloud (in particolare Software as a Service SaaS) presenta diversi vantaggi:
- per le amministrazioni: dalla riduzione delle richieste interne di personalizzazione con semplificazione e standardizzazione delle procedure alla velocità di messa in produzione di servizi e un potenziale aumento del livello di continuità dei servizi;
- per i cittadini: i tempi ridotti di servizi on-line. In fase emergenziale questo è stato di fondamentale importanza per fornire un servizio di supporto alla cittadinanza e alle attività economiche.
Ad oggi, infatti, l’ente utilizza il cloud per una serie di servizi diretti sia ai cittadini e alle imprese sia ai dipendenti interni all’organizzazione. Tra i servizi online ai cittadini sono compresi, ad esempio: la gestione del servizio di refezione scolastica, la gestione dei contributi economici, inoltro e relativo riscontro delle segnalazione dei cittadini riguardanti le problematiche rilevate in città (come dissesti stradali, illuminazione pubblica non funzionante, alberature pericolose, rifiuti abbandonati, etc), riscossione dei tributi comunali, notifiche ai cittadini di avvisi comunali.