L’anno della pandemia ha segnato l’avvio del Piano triennale per l’organizzazione digitale 2020-2022, che prevede il ripensamento delle modalità di lavoro dell’Inail in un’ottica ‘agile’, il supporto alle altre amministrazioni nella digitalizzazione e nella semplificazione dell’accesso ai servizi, anche tramite l’utilizzo esclusivo del sistema di identificazione digitale (Spid), la raccolta e analisi dei dati sul rischio sanitario e gli sportelli virtuali di contatto e presa in carico dell’utenza.
È quanto emerge dalla Relazione annuale 2020 dell’Inail, presentata a Roma dal presidente dell’Istituto, Franco Bettoni. Un riconoscimento importante del ruolo svolto dall’Istituto per la crescita digitale del settore pubblico è la partecipazione al Comitato consultivo per la transizione amministrativa, istituito lo scorso maggio con il compito di supportare le trasformazioni organizzative nella pubblica amministrazione legate soprattutto alla digitalizzazione dei processi. L’Inail, inoltre, è partner del progetto Ibsi (Italian blockchain service infrastructure), promosso dall’Agenzia per l’Italia digitale per sviluppare un ecosistema informatico per l’erogazione di servizi di interesse pubblico.